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Incipit
Lucio aveva un paio
di occhiali straordinari.
Non se ne vedevano spesso
di montature così: erano verdi
con stanghette rosse e gialle
e una cordicella elastica
che si regolava sulla nuca.
Le lenti spesse gli facevano
gli occhi piccoli piccoli
e qualche compagno lo prendeva
in giro: "Talpino, quattrocchi
spara-pidocchi e spara-pallette!!"
(Guia Risari, Gli occhiali fantastici,
illustrated by Simone Rea, Panini,
Modena, 2010)
Excerpt pp. 12-13, 22-23, 26-27, 30-31, 34-35, 42-43 Critics
«(...) vorrei consigliarvi una lettura "Gli occhiali
fantastici" edito da Panini e
scritto da Guia Risari e Simone Rea (6,20 euro). Qui viene
raccontata la storia di un bambino che vede il mondo a modo suo:
scambia un pappagallo per un marziano, cerca di guardare le
trasmissioni televisive in un tostapane insomma vive in un suo
mondo; i genitori preoccupati lo portano da un oculista che gli
regala un paio d'occhiali straordinari con i quali è in grado di
trasformare la realtà.(...)» "Gli occhiali fantastici" has been suggested in the bibliography about illness by the Aosta Valley libraries. "Gli occhiali fantastici" has been suggested as October reading in the Nati per leggere in Sardegna 2011 calendar. «(...)
«Con le storie e i procedimenti fantastici per produrle» diceva Gianni
Rodari, «noi aiutiamo i bambini a entrare nella realtà dalla finestra,
anziché dalla porta». Quale viatico migliore della Diversità per
accedere in quell'Altrove dove regnano sovrani il Fantastico e il
Meraviglioso? Un'inadeguatezza che si fa quindi punto di forza (...) se
il Fantastico avesse la forma dell'Ordinario? sembra dirci Guia Risari.
Se la felicità abitasse il nostro mondo fatto di vetrine, comignoli e
treni che corrono sopra un ponte?» «Se al vostro bambino non piace l'idea di indossare gli occhiali,
dopo la lettura di questo libro, anche gli amici e compagni che non ne
hanno bisogno, strepiteranno per averne un paio. In realtà, si tratta
di una bella storia per tutti, ancor più che l'obiettivo concreto di
far amare un paio di occhiali, il fulcro del racconto è il passaggio
dal reale all'immaginario. «(...)
un libretto di cui mi hanno colpito l'immediatezza, la delicatezza con
cui si accenna al disagio del bambino, alla relazione con i
genitori, alla relazione con il medico, alla relazione con i
compagni, il tutto con uno sfondo colorato, allegro, ma non
invadente che, secondo il mio debolissimo parere, lo rende
adatto anche a bambini a partire dai 4 anni, se letto ad alta
voce, ma anche a chi non è ancora un lettore esperto, anche
perché è scritto in stampatello maiuscolo, e le frasi sono
semplici senza essere terribilmente banali come alcuni libri
capitatemi tra le mani, dove sì erano scritti in stampatello,
ma mia figlia si lamentava che "fossero da piccoli", sebbene
l'età indicata fosse sei anni... (...)» The publisher
Franco Cosimo Panini Ragazzi |
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