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Incipit Nel paese dei Paladini Sciolti, c'erano tanti tipi di cavalieri. Biondi, mori, alti, bassi, con i baffi e senza, bianchi, neri e anche blu. Ce n'erano di tutti i tipi, per tutti i gusti. Alcuni sorridevano, altri ringhiavano; alcuni erano ottimisti, altri pensavano al peggio e altri ancora non pensavano affatto. Ognuno di loro aveva un sogno, una battaglia personale. Ce n'erano d'innamorati della guerra, pronti a partire per uno sbuffo di vento. Altri, invece i pignoli prima di sollevare un sopracciglio volevano sapere dove, come e quando. Senza dimenticare i cavalieri pacifici, quelli che avevano gettato le armi e scrivevano poesie d'amore. Tra tutti i cavalieri, ce n'era uno che non aveva eguali. Era l'unico rappresentante della sua categoria. Si trattava del cavaliere-che-pestò-la-coda-al-drago. Si faceva chiamare così.
(Guia Risari, Il cavaliere che pestò la coda al drago,
ilustraciones de Ilaria
Urbinati, EDT-Giralangolo, Torino, 2008)
Extracto
Recensiones
«[...] Consigliamo a tutti i bambini la lettura di
questo libro perché è una storia semplice ma che riesce, con
la sua originalità, a fare sognare.» «[...] Le illustrazioni sono bellissime e
coloratissime. «(...) Una storia ritmata, divertente e simpatica
rallegrata da immagini
coloratissime e realizzate splendidamente che ci insegna come a
volte le nostre idee preconcette vengano totalmente smentite
dall'esperienza diretta. È sempre importante toccare con
mano e non fermarsi alla apparenze ma tenere la mente bene aperta alle
mille possibilità della vita che è sempre
sorprendente. (...)» «[...] un "picture book" scritto da Guia Risari e
illustrato molto bene da Ilaria Urbinati, edito dal
Giralangolo ad "euri" 11 e dedicato ad una nonna "domatrice di
draghi" [...] «[...] A proposito dello scorso post, delle letture e
della passione di leggere, da anni usiamo leggere, spesso
prima di dormire, un libro dal titolo "Il cavaliere che pestò
la coda al drago" che alla fine regala una vera ricetta di
frittelle di mele e ogni volta Daphne ed Ethan mi chiedono
quando possiamo prepararle. [...]» «Guia Risari ci sorprende ancora una volta, per
bravura, spiccata ironia e per quel pizzico di inquieto lirismo
che a volte troviamo nelle sue creazioni. (...)» «(...)
Voglio, però, ricordare in modo particolare una giovane casa
editrice "EDT - Giralangolo" di
Torino che si è presentata al pubblico dell'Andersen nella serata
conclusiva non solo con la collana premiata (...) "Paesi e Popoli del mondo"
(...) ma anche con il grande albo
di Guia Risari (illustrato da Ilaria Urbinati, euro 11,00), Il
cavaliere che pestò la coda al drago in
cui l'autrice (sempre bravissima) tocca temi della tradizione fiabesca
e li svolge con
quell'originalità e quell'ironia che troppo spesso mancano agli autori
e ai libri per l'infanzia.
» «
Quanto mai vivace questo breve racconto, ricco di humour, di
situazioni impreviste e di felici trovate. Sorretto il tutto da una
lingua non di rado scintillante e fresca. Qui siamo nel paese dei Paladini
Sciolti, singolare rifugio di cavalieri, taluni irosi e bellicosi,
altri pacifici e sognatori, qualcuno pignolo e tignoso. Fra di loro
c'è appunto il nostro protagonista. Come definirlo nella sua innocua
passione che lo porta a raccogliere notizie ed informazioni di ogni
sorta attorno ai draghi e alla loro indubbia esistenza?
(...) «(...)
Le illustrazioni della giovane Ilaria Urbinati rendono ancora
più fresca e immediata questa divertente favola basata
sull'ironia. E alla fine, per i lettori golosi ecco la vera ricetta
delle frittelle di drago. (...)»
«(...)
Brava Guia Risari per aver scritto una fiaba divertente la cui vera
protagonista è l'ironia.
In appendice la (vera) ricetta delle gustose "Frittelle di drago",
anch'esse da preparare e consumare con (autentica) ironia.» La editorial
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