Libros


Gli occhiali fantastici GLI OCCHIALI FANTASTICI
ilustraciones de Simone Rea
Panini, Modena, 2010
(ISBN 9788857001760, Le due lune a Colori, pp. 48, € 6,20)


Incipit

Lucio aveva un paio di occhiali straordinari.
Non se ne vedevano spesso di montature così: erano verdi con stanghette rosse e gialle e una cordicella elastica che si regolava sulla nuca.
Le lenti spesse gli facevano gli occhi piccoli piccoli e qualche compagno lo prendeva in giro: "Talpino, quattrocchi spara-pidocchi e spara-pallette!!"

(Guia Risari, Gli occhiali fantastici, ilustraciones de Simone Rea, Panini, Modena, 2010)
Copyright © Panini 2010


Extracto

pp. 12-13, 22-23, 26-27, 30-31, 34-35, 42-43


Recensiones

«(...) vorrei consigliarvi una lettura "Gli occhiali fantastici" edito da Panini e scritto da Guia Risari e Simone Rea (6,20 euro). Qui viene raccontata la storia di un bambino che vede il mondo a modo suo: scambia un pappagallo per un marziano, cerca di guardare le trasmissioni televisive in un tostapane insomma vive in un suo mondo; i genitori preoccupati lo portano da un oculista che gli regala un paio d'occhiali­ straordinari con i quali è in grado di trasformare la realtà.(...)»
(Gli occhiali fantastici, en "Paperblog", ene. 2010)
Recensión completa en png desde Paperblog o post original en Idea Mamma.

"Gli occhiali fantastici" ha sido sugerido en la bibliografía sobre el asunto de la enfermedad de las bibliotecas del Valle de Aosta.

"Gli occhiali fantastici" ha sido sugerido como lectura del mes de Octubre en el calendario Nati per leggere in Sardegna 2011.

«(...) «Con le storie e i procedimenti fantastici per produrle» diceva Gianni Rodari, «noi aiutiamo i bambini a entrare nella realtà dalla finestra, anziché dalla porta». Quale viatico migliore della Diversità per accedere in quell'Altrove dove regnano sovrani il Fantastico e il Meraviglioso? Un'inadeguatezza che si fa quindi punto di forza (...) se il Fantastico avesse la forma dell'Ordinario? sembra dirci Guia Risari. Se la felicità abitasse il nostro mondo fatto di vetrine, comignoli e treni che corrono sopra un ponte?»
(Silvia Santirosi, Il quotidiano fantastico, en "Andersen", n. 269, apr. 2010, p. 88)
Recensión completa en pdf desde Andersen.

«Se al vostro bambino non piace l'idea di indossare gli occhiali, dopo la lettura di questo libro, anche gli amici e compagni che non ne hanno bisogno, strepiteranno per averne un paio. In realtà, si tratta di una bella storia per tutti, ancor più che l'obiettivo concreto di far amare un paio di occhiali, il fulcro del racconto è il passaggio dal reale all'immaginario.
Nelle storie di Guia Risari si ritrova ciò che sosteneva Gianni Rodari quando affermava che "...con le storie e i procedimenti fantastici per produrle, noi aiutiamo i bambini a entrare nella realtà dalla finestra, anziché dalla porta".
Lucio è il bambino protagonista, un bambino che parla al frigorifero e scambia i cani per bambini, finchè i genitori non decidono di fargli fare una visita da un mago dal camice bianco che gli prescriverà l'uso degli occhiali.
Questo evento segna il passaggio tra un prima e un dopo, nella vita di Lucio. Adesso i compagni lo prendono in giro: "talpino, quattrocchi, spara-pidocchi e spara-pallette" ma Lucio non si lamenta, quegli occhiali gli consentono di vedere cose mai viste. L'inadeguatezza diventa punto di forza per accedere al mondo del fantastico e meraviglioso.
Sicuramente, l'Autrice, che si definisce "persona surrealista", non ha bisogno di questo genere di lenti ma ci fa pensare che anche a tanti adulti piacerebbero o ne avrebbero bisogno.»
Torino Bimbi, giugno 2010

«(...) un libretto di cui mi hanno colpito l'immediatezza, la delicatezza con cui si accenna al disagio del bambino, alla relazione con i genitori, alla relazione con il medico, alla relazione con i compagni, il tutto con uno sfondo colorato, allegro, ma non invadente che, secondo il mio debolissimo parere, lo rende adatto anche a bambini a partire dai 4 anni, se letto ad alta voce, ma anche a chi non è ancora un lettore esperto, anche perché è scritto in stampatello maiuscolo, e le frasi sono semplici senza essere terribilmente banali come alcuni libri capitatemi tra le mani, dove sì erano scritti in stampatello, ma mia figlia si lamentava che "fossero da piccoli", sebbene l'età indicata fosse sei anni... (...)»
(Monica, Gli occhiali fantastici. E chi non vorrebbe possederne un paio?, in "Mimangiolallergia", 31 mayo 2013)
Recensión completa en pdf desde Mimangiolallergia.


La editorial

Franco Cosimo Panini Ragazzi
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