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Libros
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IL TACCUINO DI SIMONE WEIL
G. Risari, il. P. Valentinis
rueBallu, Palermo, 2014
(ISBN 978-88-95689-15-9, Jeunesse ottopiù,
n. 6, pp. 148, € 22,00)
MENCIÓN ESPECIAL PREMIO LAURA ORVIETO 2013-2015
La editorial
rueBallu
P.tta S.ta Sofìa 5
90133 Palermo - Italia
tel. +39 091 333789
fax. +39 091 6197893
e-mail info@rueballu.it
http://www.rueballu.it
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Incipit
Sono in quest'ospedale da tre settimane.
Tubercolosi, dicono. Grave indebolimento.
ma so io cos'è davvero: mi sento impotente.
Ormai la guerra sta finendo, ma non l'odio e
la violenza che ha generato. Io non ho potuto
farci molto - solo pensare, ospitare
qualcuno, sollevare proteste - e nemmeno
ora posso contribuire un granché. In queste
condizioni, allora, mi chiedo che senso abbia.
Se uno non può rendersi utile, dove la trova
la forza per andare avanti?
(Guia Risari, Il taccuino di Simone Weil,
il. P. Valentinis, rueBallu,
Palermo, 2014)
© rueBallu 2014
Extracto
Portada, Título, Índice, Dedicaciones, Parte del I cap.
Recensiones
«[...] Proprio durante gli ultimi giorni della malattia
si colloca la finzione letteraria di Guia Risari, che
immagina la pensatrice nell'atto di compilare, all'insaputa
dei medici e delle infermiere che la assistono, un taccuino
contenente alcune memorie, corredate di riflessioni che
illustrano il suo modo assai peculiare di osservare il
mondo. [...]
Lo stile del testo è semplice e lineare: Risari ha scelto con
intelligenza di non percorrere la strada impervia e
improbabile dell'imitazione. [...]
Da saggista e traduttrice di opere filosofiche, Guia Risari
è in grado di fornire un buon riassunto dell'esperienza di
vita e delle idee di Simone Weil attraverso la selezione di
episodi specifici [...]»
(Diego Gnesi, "Il taccuino di Simone Weil"di Guia Risari,
Sos
Libro (Il mercante di storie),
12 de oct. 2017)
Recensión
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«[...] Il diario si legge tutto d'un fiato: impossibile
interrompere. Una narrazione lieve, con un incedere cantabile,
senza pesantezze. Toccanti le pagine dedicate alla malata nel
suo letto, le attenzioni a lei riservate dalle infermiere e dal
medico; commovente immaginare lo sfinimento di una vita cui non
si riconosce più il diritto di proseguire (come si dice nelle
pagine iniziali) ma contemporaneamente percepire una luce
interiore indomabile.
È riuscita, bravissima Guia, a scandire le tappe essenziali di
un percorso umano e intellettuale di una densità impressionante,
restituendone i tratti più universali: l'adesione alla pace,
alla giustizia, alla verità e il valore supremo
dell'amicizia. La ricerca di Dio, che è il propellente
dell'anima weiliana, è stata rimpicciolita, ma non
trascurata.
[...] Le faccio i complimenti per questo avvicinamento alla Weil che ne
esalta il volto sorridente e amabile. [...]»
(Giovanna Scarca, comunicación privada,
2 de dic. 2016)
«[...] È denso Il taccuino di Simone Weil, tra
spostamenti, lavori, pensieri, letture, studi, riflessioni e
incontri. E, alla fine, due pagine di una breve bibliografia
sono un invito a leggere, oltre ad alcuni scritti di Simone
Weil, anche alcune delle sue letture.
Guia Risari traccia con passione e rispetto la trama di una
vita difficile da racchiudere in un libro, con una scrittura
chiara come quella di chi si racconta con sincerità, di chi ha
troppe cose da dire da non aver il tempo di ricamarci sopra
con inutili fronzoli.
Le illustrazioni di Pia Valentinis, pur essendo sempre ben
riconoscibile la sua mano, riescono a trovare una voce
differente per ogni suo lavoro e, ogni volta, si tratta di una
voce che non descrive ma incanta, che trasporta in un mondo
altro, dando al testo che accompagna una ancor maggiore
profondità. A dir la meraviglia, basti solo il ritratto
frondoso di Simone Weil che occupa la copertina del libro.
Perfetta per un taccuino è la collana cui appartiene il
volume, Jeunesse ottopiù, della casa editrice palermitana
rueBallu [...]»
(Enrica Colavero, Il taccuino di Simone Weil,
Youkid,
14 de oct. 2016)
Recensión
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«Potrebbe sembrare impossibile riuscire a parlare ai
ragazzi di un personaggio complesso e indecifrabile come
Simone Weil. Ma Guia Risari e Pia Valentinis ci riescono con
una sensibilità e un'accuratezza storica fuori dal comune
[...]»
(Federica D'Alfonso, Insegnare la filosofia ai bambini
è possibile: ecco 5 libri che lo dimostrano,
Fanpage.it,
01 de ago. 2016)
Recensión
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Premio Andersen 2016 "Miglior progetto editoriale"
a la colección Jeunesse Ottopiù de RueBallu
«Per la capacità di esplorare i linguaggi della musica,
della poesia e più in generale dell'arte, attraverso
narrazioni empatiche e coinvolgenti, lontane da intenti
didascalici, ma capaci di suscitare reale curiosità. Per la
cura riservata tanto ai testi, quanto alle illustrazioni,
entrambi affidati ad alcune tra le voci più affermate ed
efficaci tra gli autori per ragazzi. Una cura che si manifesta
anche nell'attenzione alla grafica e alla scelta dei
materiali, offrendo al lettore un oggetto e una storia
preziosi, sotto tutti i punti di vista.»
(Miglior progetto editoriale,
Premio
Andersen 2016,
18 mayo 2016)
Motivación
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«[...] Sembra un'impresa difficile riuscire a parlare ai
ragazzi di un personaggio complesso e indecifrabile come
Simone Weil. Vuol dire attraversare la prima metà del '900
guardandolo attraverso le speranze degli ideali civili e
spirituali più alti, ma anche attraverso le nevrosi e
l'irrequietezza di una gioventù che non sa trovare il proprio
posto nella società.
Ci riesce egregiamente Guia Risari, nel suo libro "Il taccuino
di Simone Weil" (rueBallu Edizioni) in cui la filosofa prende
voce attraverso un diario, intimo, semplice, ma in grado di
raccontare il suo pensiero politico, esistenziale e la lotta
contro una salute malferma a livello fisico e mentale a cui
non si volle mai piegare [...]
Il libro si avvale delle splendide illustrazioni di Pia
Valentinis che trasmettono il senso di un'epoca in cui sta
crescendo il pensiero nazista e lo sforzo di un pensiero, vero
inno alla bellezza, che cerca di contrastarlo. [...]»
(Il taccuino di Simone Weil di Guia Risari e
Pia Valentinis, Apelibraria, L'Araldo,
16 feb. 2016)
Recensión
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«[...] Le parole di Pia sulla sua bellissima immagine:
"Il taccuino di Simone Weil è un libro scritto da Guia Risari,
illustrato da me e pubblicato da una piccola e coraggiosa casa
editrice palermitana: rueBallu. Racconta la vita di una donna
veramente esistita, una filosofa, mistica e scrittrice
francese. A me piace moltissimo illustrare le biografie,
perché disegno soggetti che non mi verrebbero mai in mente e
imparo tantissime cose: è un modo diverso di studiare. Quando
ho iniziato a schizzare questo ritratto, avevo in mente la
profondità del pensiero di Simone Weil e ho fatto diverse
prove, ma non riuscivo a fare nulla che mi convincesse. A un
certo punto, come accade spesso, non ho pensato più con la
testa, ma con la matita. Così l'albero-volto è
cresciuto da solo." »
(Pia Valentinis per Lo Sguardo Obliquo, mostra di
illustrazione itinerante, StorySelling,
23 nov. 2015)
Recensión
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«[...] Guia Risari traccia un ritratto delicato e a
tutto tondo della figura della studiosa francese, spirito
libero, menta eccelsa e concretezza delle azioni: «la carità
consola senza cambiare le cose». Ne viene fuori un'immagine di
donna combattiva e tenace.
Bellissime le illustrazioni di Pia Valentis, soprattutto quella in
copertina: luccicano tra le fronde gli occhi di Simone e gli
alberi si innalzano verso l'aria che accoglie le anime
limpide. Ma tutto il racconto è ricco di dettagli eloquenti.
[...] Mi è difficile parlarvi di una figura complessa,
così come ridurre la sua intensa se pur breve vita,
come quella della Weil, il libro è sicuramente un modo per
avvicinarsi a questa grande donna. E la bibliografia finale
per lettori indipendenti è un invito a non temere le letture
importanti. »
(Marina Grillo, Il taccuino di Simone Weil di Guia Risari e
Pia
Valentinis, Little
Miss Book,
29 mayo 2015)
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«[...] Il taccuino di Simone Weil è stata
una scoperta
natalizia: la libreria Hamelin lo aveva recensito per le
proposte dedicate ai più piccoli. Così come più
volte è stata
menzionata durante l'incontro con Chicca Gagliardo.
[...] Ed è la casa editrice RueBallu (che nome splendido!) a
pubblicare un libro che è un taccuino davvero, con tanto di
elastico e Guia Risari e Pia Valentinis a dare respiro a
pagine lievi.
[...] In questo percorso presente e passato si mescolano,
così come
emerge sempre l'auspicio di un mondo migliore: «ogni persona,
anche la meno intelligente, anche quella che ha capacità
limitate, è animata dal desiderio di trovare la
verità. L'unica cosa che bisogna fare è ricordare questo
desiderio e realizzarlo, ognuno a modo suo».[...]»
(Marina Grillo, Il taccuino di Simone Weil di Guia Risari e
Pia
Valentinis, Interno Storie,
29 mayo 2015)
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«[...]
In questo volume la cura editoriale è estrema, per l'uso
della carta naturale realizzata con fibre di cotone, per il
segnalibro e l'elastico che tiene insieme il libro quasi
fosse un vero taccuino, come quello che l'autrice immagina
che Simone Weil possa aver scritto dopo il ricovero
nell'ospedale di Londra. Le illustrazioni di Pia Valentinis
valgono a supportare il racconto da cui emerge a tutto tondo
una delle figure più complesse e interessanti del secolo
scorso. Guia Risari riesce a fare venir fuori, attraverso le
parole stesse di Weil, i tratti fondamentali della sua
avventura intellettuale e filosofica [...]
Risari riesce a restituire con parole chiare e curiosità
interlocutoria le peculiarità di un personaggio difficile,
continuamente disposto a mettersi alla prova, nella ricerca
incessante della verità [...]
Il libro è da leggere anche da adulti e da tenere sul comodino per i
momenti di crisi della ragione. Lo completano un elenco delle
letture di Weil e uno dei suoi scritti, corredati da una
significativa nota dell'autrice: "Alcuni libri sembrano
difficili, quando non lo sono affatto. Avvicinarsi a loro
senza timore è il primo modo - e il più efficace - per
scoprirli e per scoprire se stessi".»
(Monica
Bardi, Infanzia, L'indice
dei libri del mese,
mayo 2015)
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«[...] Si legge così non solo della vita della
protagonista, ma anche delle sue letture, del suo interrogarsi
sul mondo, dei tentativi di comprendere e dei suoi viaggi
Le immagini essenziali di Pia Valentinis accompagnano un altro
viaggio parallelo di Weil: quello attraverso le persone che
incontra, il suo farsi prossima a persone distanti dalla sua
condizione di nascita, il suo farsi operaia e combattente e
insegnante per comprendere, per aiutare, per svelare la
verità e nella verità sentirsi uniti e forti. [...]»
(G. Risari, Il Taccuino di Simon Weil,
rueBallu, Isola
del libro, mar. 2015)
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«[...]
"Alcuni libri sembrano difficili, quando non lo sono
affatto. Avvicinarsi a loro senza timore è il primo
modo - e il più efficace - per scoprirli e per scoprire
se stessi." In questo invito, che è anche
incoraggiamento e augurio, e che precede una rigorosa
bibliografia, mi sembra di ritrovare il senso di questo libro
e dell'idea, strana e coraggiosa, di parlare ai ragazzi di
quella che è una delle menti più complesse e
spiazzanti di tutto il Novecento. [...]
Non è necessario conoscere chi è Simone Weil
per apprezzare questo libro, perché attraverso una
scrittura chiara e lieve, l'autrice riesce a restituire il
racconto di una vita e un pensiero immensi.
[...]»
(Martina Pozzebon, Consigli di
lettura, Hamelin
- 39 - Annuario dei libri per l'infanzia 2014,
mar. 2015)
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«[...] Nella consapevolezza che oggi "chiudere gli occhi
davanti alla realtà è un crimine", Guia Risari,
con il supporto delle illustrazioni di Pia Valentinis, ha il
merito, non da poco, di raccontare Simone Weil eliminando ogni
tentazione celebrativa, attenendosi al filo di un pensiero
limpido, netto, preciso, che ricorda, riflette, documenta,
spiega, si interroga, senza prolissità, cadute,
lirismi. Ogni frase costruita su una misura onesta che sa
individuare il necessario in un'opera e in una biografia
talmente complesse e vaste da risultare inaffrontabili.
Nasce così una biografia che non cade nelle secche del mito,
del personaggio, e che invece è al servizio delle idee,
del pensiero, della lucidità, ovvero del lettore. Un
libro da proporre in ogni classe di ogni scuola fidandosi
della generosità e intelligenza dei ragazzi a cui
Simone Weil somigliava molto.
[...]»
(Scelte
di Classe. I migliori libri per ragazzi del 2014,
mar. 2015)
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«[...]
Ognuno di noi è chiamato ad attivare il pensiero, a non
arrendersi all'omologazione, a manifestare la propria unicità
di persona, il diritto al rispetto e alla
dignità. È questo il
messaggio forte che la Risari fa arrivare al giovane lettore,
attraverso l'esperienza di vita di Simone, e grazie ad una
scrittura semplice ed immediata pur nella complessità dei
significati; uno stile che tiene il lettore avvinto alla
storia fino alla fine, forse nella ricerca parallela di un
senso, di una risposta, della salvezza e del riscatto per
questa figura fragile nel corpo ma immortale nelle idee.
[...]»
(Gianna Lomangino, I consigliatissimi, letteratura per
l'infanzia e ragazzi - Natale
2014, Little
Miss Book,
19 dic. 2014)
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«[...] Guia Risari ha deciso di raccontarci di Simone Weil in
uno dei libri, a mio avviso, più belli dell'anno, Il Taccuino
di Simone Weil, per merito di una combinazione di talenti,
l'autrice, l'illustratrice e la casa editrice che hanno dato
vita a un'opera profonda, necessaria e molto curata.
[...]
Sono le prime pagine del Taccuino, che racchiude i pensieri e i
ricordi di Simone Weil negli ultimi giorni della sua vita
affidati alla scrittura di Guia Risari che è riuscita in
un'impresa di grande difficoltà, quella di restituire
l'autenticità della voce di una delle figure più importanti e
complesse del pensiero del Novecento e di porgerla ai bambini
e ragazzi senza scalfire la sua purezza.
[...]
Un Taccuino, non un diario, un quaderno della necessità da tenere
sottomano per non perdere niente di quei momenti che sentiamo come
fuggevoli, qualcosa di agile pronto a soccorrerci quando l'urgenza
del pensare si fa troppo pressante per essere trattenuta.
Un oggetto che intimamente rappresenta la vita sempre in movimento di
Simone Weil donna, filosofa, cuore pensante, impossibile da
contenere in una qualsivoglia trattazione libraria.
Eppure, Guia Risari è riuscita se non a contenere a catturare il suo
indomito spirito in queste pagine per donarle ai ragazzi e
alle ragazze che se ne vorranno impossessare per non lasciarle
più. Al contempo, però, il Taccuino di Simone Weil è un libro
che può essere letto con grande piacere anche dagli adulti. Un
libro preciso e puntuale, al contempo poetico, per chi vuole
iniziare a interessarsi a lei.
Le illustrazioni di Pia Valentinis sono finestre, piccoli squarci che
si aprono sulla vita di Simone scandendola in momenti
destinati a rimanere indelebili nel ricordo del lettore.
I piani di narrazioni del Taccuino intrecciano il racconto di un
presente obbligato alla resa, quello di Simone Weil che,
costretta a letto, è stata costretta a un riposo assoluto, e
quello di un passato mai fermo, sempre impegnato nelle
continua di una verità cercata prima dentro se stessa nel
mondo, in una messa alla prova del proprio corpo fino alla
consunzione, che nel resto delle cose.
Ciò che si prova leggendo questo libro è l'idea di una sfericità che
riflette con cura e precisione la singolarità del pensare e
dell'agire di Simone Weil, che a sua volta richiede una
immediata riflessione da parte del lettore che da queste
pagine viene chiamato insistentemente a partecipare, a
confrontarsi con un pensiero di un altezza infinita, eppure lì
a portata della sua mente e del suo corpo come non oserebbe
credere. [...]
Il 15 aprile 1943 Simone Weil viene trovata svenuta nella sua camera
ed è condotta in ospedale. Affetta da tubercolosi, aggravata dalle
privazioni che aveva deciso di imporsi, muore il 24 agosto nel
sanatorio di Ashford, fuori Londra.
Se vi sembra di avere letto già questa frase, non vi state sbagliando.
È quella che ho scelto per iniziare il racconto di questo libro, un
racconto circolare, tanto della vita di Simone Weil che della nostra,
che con lei ha partecipato grazie a queste pagine alle tragedie di
un'epoca che mai come prima ha saputo mostrare fin dove può arrivare
l'essere umano.
Ora possiamo decidere tra due limiti, questo estremo mostrato dalla
storia o quello sempre estremo, ma luminoso, mostrato dal pensiero di
Simone Weil, che non ci ha mai chiesto di seguirla nel suo donarsi
totalmente, anima e corpo, al mondo della verità, ma di continuare a
cercarla come unica possibilità per dare senso al nostro esistere in
questo mondo popolato da altri, questo sì. [...]»
(Elisabetta Cremaschi, L'avvento dei libri
2014, Gavroche. Parole
e figure dell'infanzia,
21 dic. 2014)
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«Un libro bello e coraggioso sulla vita della grande
filosofa francese, retrospettiva scritta in punto di morte
dall'ospedale di Londra. Ottima fattura e qualità grafiche,
impreziosite dalle illustrazioni di Pia Valentinis. Pensato
per la scuola secondaria, ma direi che si tratta di un'ottima
introduzione adatta a tutte le età [...]»
(Mario Domina, Filosofia coi bambini -
Bibliografia, La
Botte di Diogene - blog filosofico,
dic. 2014)
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«Credo che un messaggio di bellezza e speranza lanciato da chi
ha vissuto e capito profondamente il dolore sia un messaggio
donato con un senso materno all'umanità e un augurio
dal cuore fatto a chi si affaccia alla vita adulta.»
(Monica Viglioli, Il mio libro per Natale. I
consigli dei librai per un dono
speciale., Andersen,
n. 318, dic. 2014, p. 14)
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«[...] Ma quale differenza c'è tra diario e
taccuino? Guardiamo a Il taccuino di Simone Weil di
Guia Risari (RueBallu, ill. di Pia Valentinis), uscito
recentemente, interessantissimo e di scorrevole lettura,
rivolto a un pubblico di adolescenti e oltre. Nel taccuino, a
differenza del diario, la modalità di fissare l'attimo,
il momento, è più rapida e immediata e inoltre
non ha la caratteristica di riservatezza che ha il diario di
una persona sia giovane che adulta. [...]»
(Paola Benadusi Marzocca, Il diario per leggersi e capirsi, LiBeR
n. 104, noviembre 2014, pp.20-21)
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«Ne Il taccuino di Simone Weil di Guia Risari
emerge la figura di una donna eccezionale, testardamente alla
ricerca della sua verità. [...] Nella sua visione
escatologia Simone era giunta alla conclusione, in anticipo
sui tempi, che il valore e l'unicità dell'individuo erano
prioritari per una più equa qualità della vita e
per godere di quella parte di felicità che spetta a
tutti su questa terra. [...]»
(Paola Benadusi Marzocca, Il taccuino di Simone
Weil. Ritratto di una personalità ardente, LiBeR
n. 104, noviembre 2014, p.17)
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«[...] The author, a young philosopher, wrote a novel
about the greatest
philosophical genius of 1900, Simone Weil. She imagined the
existence of a notebook that Weil, hospitalized in a sanatorium
in London, would have kept secret to all, telling of herself. A
fiction. Marvellous. With modesty and empathy, pages return the
heart of her parable of life through writing by disarming
delicacy and truth. [...]»
(Augusto Petruzzi, Guia Risari :: Il taccuino di Simone
Weil, Drome
magazine, 5 julio 2014)
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«[...] l'intero scritto può dirsi un inno alla
Bellezza; contro il potere; la disuguaglianza;
l'insensibilità. Con un linguaggio semplice, Guia Risari
sembra rivolgersi ad adulti e bambini allo stesso modo. Usando
serietà contrapposta alla logica della bugia. [...] "La
libertà s'insegna" è il messaggio principale che forse
l'autrice tenta di lanciare a chi legge. Perché pensare,
discutere, inventare nuove idee, condividere, esser
consapevoli, non rende schiavi né colonizzatori. Ma rende
semplicemente vivi. [...]
Con il pennino puntato sulla terra francese e gli occhi messi
su tutta l'Europa, Simone Weil annoterà, dirà. E Guia Risari
renderà, oggi, quella sua visione del mondo. Perché Risari
restituisce la voce di Weil (1909-1943, appunto), operaia,
marxista e combattente partigiana. Costruendo un libro
essenziale per portare il pensiero di Simone Weil, vedi
l'accompagnamento dei disegni firmati Valentinis che scorre
lungo i dieci capitoli dell'opera, a un pubblico
adolescenziale. [...]»
(Giusy Dantona, Nunzio Festa, Il Taccuino di
Guia, Leggere
e scrivere,
13 octubre 2014
2014)
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«[...] non era certo facile pensare ad un libro su di
lei, rivolgendosi ai ragazzi. Forse soltanto Guia Risari
poteva provarci (e riuscirci), forte delle sue competenze
filosofiche e delle sue non comuni doti di fervida creatività.
L'autrice immagina che la Weil, nei suoi ultimi mesi di vita
ad Ashford, abbia tenuto un diario nel quale ricostruire le
tappe della sua fulminea esistenza. Scandito per brevi
capitoli e giorni il libro si legge d'un fiato, con
curiosità mista a rispetto. La scrittura di Guia
è incalzante e lieve, precisa e, talora,
drammatica. [...]
E poi, per chiudere in bellezza, le tavole della
Valentinis. Che dire? Ho parlato tante volte di lei ma, a
parte l'assoluta professionalità, riesce ancora una
volta a stupirmi. Entra nella storia e nella Storia con
assoluta, partecipe, lucida precisione. [...]»
(Walter Fochesato, Vita di un'acuta pensatrice, in
Andersen, n. 316, oct. 2014, p. 39)
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«Il primo é il diario di una ragazzina ebrea che
ancora non lo sa ma da grande diventerà una filosofa
importantissima: il suo nome completo era Simone Adolphine
Weil ("Non c'è niente di più ridicolo di
quest'Adolphine. Non posso scriverlo senza pensare ad Adolph
Hitler"). Qui la trovate piccola ma già determinata
[...], tra la Germania e gli Stati Uniti, immersa nelle sue
letture e nei suoi rapporti familiari oltre che nella
Storia. Questo libro è fatto come un taccuino, con un
elastico a custodirlo e a proteggerlo, ed è un vero
gioiellino anche al tatto e alla vista, per i contenuti e la
preziosità della carta.
»
(Nadia Terranova, Ragazze che vale la pena
conoscere, DafDaf n. 48,
septiembre
2014)
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«Incanterà anche gli adulti questo taccuino
filosofico che ripercorre il cammino di una pensatrice fuori
dal comune, vissuta tra due guerre mondiali e testimone delle
ingiustizie del suo tempo. [...]»
(Marzia
Nicolini, Cinque libri per l'autunno dei piccoli., F N. 39,
1 octubre
2014)
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«[...] È splendida quest'illustrazione: l'arte del
disegno compenetra e amplifica il testo. Perché leggere "Il
taccuino di Simone Weil"? Perché fa pensare, questa è la
risposta più giusta. [...] Io credo che oggi abbiamo
bisogno di leggere per trovare esempi forti, risposte,
differenti approcci alla vita rispetto a quelli che ci vengono
inculcati. [...] Il taccuino di Simone è concepito proprio
come un diario, nel quale la pensatrice ripercorre la sua vita
toccando vari temi: l'infanzia, l'adolescenza, la scoperta
della politica, la guerra, le disuguaglianze sociali, la
filosofia, i viaggi... All'ultima pagina ti trovi a desiderare
altre pagine... hai la sensazione di aver bisogno di continuare
a cercare, capire. È questo il regalo più bello di un buon
libro: trascinarti in una catena di ricerca, entusiasmo,
curiosità. [...]»
(Daniela Darone, Guia Risari, "Il taccuino di Simone
Weil", penna
e blog-notes,
25 septiembre
2014)
Recensión
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«Una voce narrante racconta di sé mentre si trova in un
ospedale per
guarire dalla tubercolosi - sorta di "montagna incantata" dove
la vita si ferma e il pensiero corre - e alterna le pagine di un
diario su cui annota per suggestivi, cursori frammenti le tappe
principali della propria vita, dall'inizio del Novecento agli
anni del secondo conflitto mondiale. La Francia è al centro
della rappresentazione, ma intorno vi orbita l'intera Europa,
già presa nel vortice maligno e nefasto dei
nazionalsocialismi.
A chi appartiene la voce narrante? L'autrice
Guia Risari, che si muove tra Italia e Francia ed è
già nota per
aver pubblicato poesie, racconti e saggi in particolare sul tema
dell'ebraismo, finge che a parlare di sé in prima persona sia
Simone Weil (1909-1943), una delle più inclassificabili
pensatrici del Novecento, filo-marxista e mistica, attivista
partigiana e sostenitrice di un solidarismo politico a tutto
campo. Il libro nitido e essenziale della Risari percorre la
strada pedagogicamente efficace di avvicinare un pubblico
adolescenziale al pensiero della Weil immaginando che sia lei
stessa a ricordare e riflettere sulla propria esistenza mentre
si trova a vivere gli ultimi giorni di vita nel sanatorio di
Ashford, alle porte di Londra.»
(Premio Pavullo nel Frignano 2014. Jurado: Arrigo Levi,
Michelina Borsari, Franca Baldelli,
Roberto Barbolini, Stefano Marchetti, Riccardo Montegobbi,
Stefano Calabrese).
«Ho appena finito di leggere il libro: il taccuino
di Simone Weil [...]
Posso tranquillamente affermare che non leggevo un libro
così bello da quando ero ragazza, profondo che mi ha fatto
pensare a quei periodi in cui tutto sembrava possibile.
Ho provato nostalgia a ricordo dell'impeto che mettevo
delle cose mi domando come ha fatto Simone a mantenerlo vivo
fino a quasi quarant'anni [...]
La cultura deve servire anche a questo: a costruire
il futuro e a dare speranza.
Ho sonno. Chiudo gli occhi e vedo sfilare davanti le stelle. Voglio
provare a seguirle... dove mi porteranno stavolta?»
("Supermamma", Il taccuino di Simone
Weil, BlogFamily,
1 agosto
2014)
Recensión
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«[...] il taccuino di Simone Weil, libro di Guia Risari,
scrittrice e
traduttrice, con studi di filosofia morale all'università di
Milano, alle sue spalle. (Guia, che in vikingo vuol dire, colei
che viene dai boschi). Un libro che ho aspettato, cercato,
desiderato, ma che davvero ne vale la pena. Comprare, leggere e
rileggere. Mai da abbandonare. Neanche pochi istanti fino a
quando non lo si fa proprio. E il formato, taccuino, è un
invito ad assimilarlo alla propria vita. Come fosse un'agenda
nostra. Il libro, con i suoi dieci capitoli, a temi riguardanti
Simone Weil, mi piace, come ho già scritto in un commento. Ma
merita, parlarne e riparlarne. Soprattutto per un tema
riguardante Alessandro Magno, "Il bello e il bene". L'Imperatore
è nel deserto coi suoi soldati e gli viene offerto da bere, ma
lui sparge l'acqua a terra. Ha sete, come gli altri uomini, ma,
dato che l'acqua non basta per tutti, rifiuta di godere di un
privilegio. Per me, il significato di quest'episodio è
chiaro. "Bisogna sapere rinunciare alla felicità se essere felici
ci separa dagli altri."
Mi piace averlo con me, e leggerlo sotto questi alberi di olivo,
così forti.
Guardarne poi la copertina e commentarlo. Con mio padre. [...]»
(Romano Borrelli, In
Salento, Il
Blog di Romano Borrelli. Un altro mondo è possibile, 31 julio
2014)
Recensión
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«...Eccolo qui Il taccuino di Simone Weil - un
libriccino dalle dimensioni tipiche del diario, con
quell'elastico che tiene insieme le pagine preservandole dalle
brutte pieghe oltre che da sguardi estranei - il romanzo che
ripercorre la vita e il pensiero di una delle maggiori
filosofe e scrittrici del Novecento. Lo pubblica nella collana
"Jeunesse ottopiù" l'editore palermitano rueBallu (22 euro)
con la firma di Guia Risari - autrice, traduttrice, saggista
di storia e filosofia - e le illustrazioni di Pia Valentinis,
entrambe capaci di rendere con intensità e profondità la vita
coraggiosa, senza mezze misure e sensibile alle sofferenze
altrui di Simone Weil. Sono pagine che toccano la mente e il
cuore, piene di riflessioni sulla vita, sulla violenza, la
guerra e la pace, sulla Germania e la Francia,
sull'Europa. Pagine che raccontano viaggi e incontri, sogni e
disillusioni, passione per il sapere, la politica e la
povertà. Bellissime e da meditare. Dai 14 anni.»
(Rossana Sisti, Il taccuino e la trottola. Letture di vita,
Scaffale Basso, Avvenire.it, 16 julio
2014)
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«...Il romanzo ripercorre la vita di Simone Weil
attraverso la sua stessa voce, o meglio immaginando il
racconto a ritroso che ne fa in un diario durante il ricovero
ospedaliero a Londra, nel 1943. [...] Si legge così non solo
della vita della protagonista, ma anche delle sue letture, del
suo interrogarsi sul mondo, dei tentativi di comprendere e dei
suoi viaggi [...] Le immagini essenziali di Pia Valentinis
accompagnano un altro viaggio parallelo di Weil: quello
attraverso le persone che incontra, il suo farsi prossima a
persone distanti dalla sua condizione di nascita, il suo farsi
operaia e combattente e insegnante per comprendere, per
aiutare, per svelare la verità e nella verità sentirsi uniti e
forti. Con quel passaggio da sottolineare in cui Simone
descrive come si rapporta coi bambini: senza trattarli da
piccoli, senza raccontare storielle, sapendo che non hanno
bisogno di bugie....»
(Caterina Ramonda, Il taccuino di Simone Weil,
Le letture di Biblioragazzi, 17 junio
2014)
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«Guia Risari definisce questo suo lavoro "romanzo filosofico
illustrato": la definizione è perfetta anche
perché Guia non
cade nelle trappole della biografia e nelle tentazioni
dell'esempio moraleggiante, ma con leggerezza e profondità
dalla storia di una grandissima personalità del secolo scorso
fa scaturire domande, pone questioni valide ieri come
oggi. L'intenso e bellissimo lavoro è arricchito dai disegni
di Pia Valentinis una delle nostre grandi illustratrici che
entra nel "gioco" narrativo e diventa "complice" della
scrittrice ma anche del lettore.»
(Pino Boero, Buona estate con tanti libri, www.pinoboero.com)
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È un bellissimo libro, perfetto. L'ho apprezzato molto,
soprattutto per la sua leggerezza. La vita di Simone Weil, la sua
figura mi hanno sempre affascinato. I temi sono tutti
importanti. Auguro al libro tutto il successo che un lavoro ben fatto
merita.
(Toe Mercurio)
«...La politica, una delle prime passioni: «A
furia di leggere storie di cavalieri e miti mi sono resa conto
che ero allergica alle ingiustizie. La mia vita è
diventata un cammino verso gli altri, la pace la giustizia,
Dio». Perché ha vinto il nazismo?
«Rassicurava, parlava una lingua che tutti potevano
capire, puntava sul sentimento nazionale, sull'orgoglio e
l'odio dei nemici». Un programma per il futuro?
Sostituire l'astratta dichiarazione dei diritti dell'uomo con
quella «dei doveri verso la creatura
umana». Rispettare «l'esistenza concreta di
tutti».
Per Simone. Per tutti.»
(Francesca Bolino, Simone Weil l'ultimo quadernetto, La
Repubblica, 15 junio 2014, p. 47)
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