Livres
Incipit Sono in quest'ospedale da tre settimane.
Tubercolosi, dicono. Grave indebolimento.
ma so io cos'è davvero: mi sento impotente.
Ormai la guerra sta finendo, ma non l'odio e
la violenza che ha generato. Io non ho potuto
farci molto - solo pensare, ospitare
qualcuno, sollevare proteste - e nemmeno
ora posso contribuire un granché. In queste
condizioni, allora, mi chiedo che senso abbia.
Se uno non può rendersi utile, dove la trova
la forza per andare avanti?
(Guia Risari, Il taccuino di Simone Weil, ill. P. Valentinis, rueBallu, Palermo, 2014) © rueBallu 2014
Extrait Critiques
«[...] Il diario si legge tutto d'un fiato: impossibile
interrompere. Una narrazione lieve, con un incedere cantabile,
senza pesantezze. Toccanti le pagine dedicate alla malata nel
suo letto, le attenzioni a lei riservate dalle infermiere e dal
medico; commovente immaginare lo sfinimento di una vita cui non
si riconosce più il diritto di proseguire (come si dice nelle
pagine iniziali) ma contemporaneamente percepire una luce
interiore indomabile.
«[...] È denso Il taccuino di Simone Weil, tra
spostamenti, lavori, pensieri, letture, studi, riflessioni e
incontri. E, alla fine, due pagine di una breve bibliografia
sono un invito a leggere, oltre ad alcuni scritti di Simone
Weil, anche alcune delle sue letture.
«Potrebbe sembrare impossibile riuscire a parlare ai
ragazzi di un personaggio complesso e indecifrabile come
Simone Weil. Ma Guia Risari e Pia Valentinis ci riescono con
una sensibilità e un'accuratezza storica fuori dal comune
[...]»
Prix Andersen 2016 "Miglior progetto editoriale"
à la collection Jeunesse Ottopiù de RueBallu
«[...] Sembra un'impresa difficile riuscire a parlare ai
ragazzi di un personaggio complesso e indecifrabile come
Simone Weil. Vuol dire attraversare la prima metà del '900
guardandolo attraverso le speranze degli ideali civili e
spirituali più alti, ma anche attraverso le nevrosi e
l'irrequietezza di una gioventù che non sa trovare il proprio
posto nella società.
«[...] Le parole di Pia sulla sua bellissima immagine:
"Il taccuino di Simone Weil è un libro scritto da Guia Risari,
illustrato da me e pubblicato da una piccola e coraggiosa casa
editrice palermitana: rueBallu. Racconta la vita di una donna
veramente esistita, una filosofa, mistica e scrittrice
francese. A me piace moltissimo illustrare le biografie,
perché disegno soggetti che non mi verrebbero mai in mente e
imparo tantissime cose: è un modo diverso di studiare. Quando
ho iniziato a schizzare questo ritratto, avevo in mente la
profondità del pensiero di Simone Weil e ho fatto diverse
prove, ma non riuscivo a fare nulla che mi convincesse. A un
certo punto, come accade spesso, non ho pensato più con la
testa, ma con la matita. Così l'albero-volto è
cresciuto da solo." »
«[...] Guia Risari traccia un ritratto delicato e a
tutto tondo della figura della studiosa francese, spirito
libero, menta eccelsa e concretezza delle azioni: «la carità
consola senza cambiare le cose». Ne viene fuori un'immagine di
donna combattiva e tenace.
«[...] Il taccuino di Simone Weil è stata
una scoperta
natalizia: la libreria Hamelin lo aveva recensito per le
proposte dedicate ai più piccoli. Così come più
volte è stata
menzionata durante l'incontro con Chicca Gagliardo.
«[...]
In questo volume la cura editoriale è estrema, per l'uso
della carta naturale realizzata con fibre di cotone, per il
segnalibro e l'elastico che tiene insieme il libro quasi
fosse un vero taccuino, come quello che l'autrice immagina
che Simone Weil possa aver scritto dopo il ricovero
nell'ospedale di Londra. Le illustrazioni di Pia Valentinis
valgono a supportare il racconto da cui emerge a tutto tondo
una delle figure più complesse e interessanti del secolo
scorso. Guia Risari riesce a fare venir fuori, attraverso le
parole stesse di Weil, i tratti fondamentali della sua
avventura intellettuale e filosofica [...]
«[...] Si legge così non solo della vita della
protagonista, ma anche delle sue letture, del suo interrogarsi
sul mondo, dei tentativi di comprendere e dei suoi viaggi
«[...]
"Alcuni libri sembrano difficili, quando non lo sono
affatto. Avvicinarsi a loro senza timore è il primo
modo - e il più efficace - per scoprirli e per scoprire
se stessi." In questo invito, che è anche
incoraggiamento e augurio, e che precede una rigorosa
bibliografia, mi sembra di ritrovare il senso di questo libro
e dell'idea, strana e coraggiosa, di parlare ai ragazzi di
quella che è una delle menti più complesse e
spiazzanti di tutto il Novecento. [...]
«[...] Nella consapevolezza che oggi "chiudere gli occhi
davanti alla realtà è un crimine", Guia Risari,
con il supporto delle illustrazioni di Pia Valentinis, ha il
merito, non da poco, di raccontare Simone Weil eliminando ogni
tentazione celebrativa, attenendosi al filo di un pensiero
limpido, netto, preciso, che ricorda, riflette, documenta,
spiega, si interroga, senza prolissità, cadute,
lirismi. Ogni frase costruita su una misura onesta che sa
individuare il necessario in un'opera e in una biografia
talmente complesse e vaste da risultare inaffrontabili.
«[...]
Ognuno di noi è chiamato ad attivare il pensiero, a non
arrendersi all'omologazione, a manifestare la propria unicità
di persona, il diritto al rispetto e alla
dignità. È questo il
messaggio forte che la Risari fa arrivare al giovane lettore,
attraverso l'esperienza di vita di Simone, e grazie ad una
scrittura semplice ed immediata pur nella complessità dei
significati; uno stile che tiene il lettore avvinto alla
storia fino alla fine, forse nella ricerca parallela di un
senso, di una risposta, della salvezza e del riscatto per
questa figura fragile nel corpo ma immortale nelle idee.
[...]»
«[...] Guia Risari ha deciso di raccontarci di Simone Weil in
uno dei libri, a mio avviso, più belli dell'anno, Il Taccuino
di Simone Weil, per merito di una combinazione di talenti,
l'autrice, l'illustratrice e la casa editrice che hanno dato
vita a un'opera profonda, necessaria e molto curata.
«Un libro bello e coraggioso sulla vita della grande
filosofa francese, retrospettiva scritta in punto di morte
dall'ospedale di Londra. Ottima fattura e qualità grafiche,
impreziosite dalle illustrazioni di Pia Valentinis. Pensato
per la scuola secondaria, ma direi che si tratta di un'ottima
introduzione adatta a tutte le età [...]»
«Credo che un messaggio di bellezza e speranza lanciato da chi
ha vissuto e capito profondamente il dolore sia un messaggio
donato con un senso materno all'umanità e un augurio
dal cuore fatto a chi si affaccia alla vita adulta.»
«[...] Ma quale differenza c'è tra diario e
taccuino? Guardiamo a Il taccuino di Simone Weil di
Guia Risari (RueBallu, ill. di Pia Valentinis), uscito
recentemente, interessantissimo e di scorrevole lettura,
rivolto a un pubblico di adolescenti e oltre. Nel taccuino, a
differenza del diario, la modalità di fissare l'attimo,
il momento, è più rapida e immediata e inoltre
non ha la caratteristica di riservatezza che ha il diario di
una persona sia giovane che adulta. [...]»
«Ne Il taccuino di Simone Weil di Guia Risari
emerge la figura di una donna eccezionale, testardamente alla
ricerca della sua verità. [...] Nella sua visione
escatologia Simone era giunta alla conclusione, in anticipo
sui tempi, che il valore e l'unicità dell'individuo erano
prioritari per una più equa qualità della vita e
per godere di quella parte di felicità che spetta a
tutti su questa terra. [...]»
«[...] The author, a young philosopher, wrote a novel
about the greatest
philosophical genius of 1900, Simone Weil. She imagined the
existence of a notebook that Weil, hospitalized in a sanatorium
in London, would have kept secret to all, telling of herself. A
fiction. Marvellous. With modesty and empathy, pages return the
heart of her parable of life through writing by disarming
delicacy and truth. [...]»
«[...] l'intero scritto può dirsi un inno alla
Bellezza; contro il potere; la disuguaglianza;
l'insensibilità. Con un linguaggio semplice, Guia Risari
sembra rivolgersi ad adulti e bambini allo stesso modo. Usando
serietà contrapposta alla logica della bugia. [...] "La
libertà s'insegna" è il messaggio principale che forse
l'autrice tenta di lanciare a chi legge. Perché pensare,
discutere, inventare nuove idee, condividere, esser
consapevoli, non rende schiavi né colonizzatori. Ma rende
semplicemente vivi. [...]
«[...] non era certo facile pensare ad un libro su di
lei, rivolgendosi ai ragazzi. Forse soltanto Guia Risari
poteva provarci (e riuscirci), forte delle sue competenze
filosofiche e delle sue non comuni doti di fervida creatività.
«Il primo é il diario di una ragazzina ebrea che
ancora non lo sa ma da grande diventerà una filosofa
importantissima: il suo nome completo era Simone Adolphine
Weil ("Non c'è niente di più ridicolo di
quest'Adolphine. Non posso scriverlo senza pensare ad Adolph
Hitler"). Qui la trovate piccola ma già determinata
[...], tra la Germania e gli Stati Uniti, immersa nelle sue
letture e nei suoi rapporti familiari oltre che nella
Storia. Questo libro è fatto come un taccuino, con un
elastico a custodirlo e a proteggerlo, ed è un vero
gioiellino anche al tatto e alla vista, per i contenuti e la
preziosità della carta.
»
«Incanterà anche gli adulti questo taccuino
filosofico che ripercorre il cammino di una pensatrice fuori
dal comune, vissuta tra due guerre mondiali e testimone delle
ingiustizie del suo tempo. [...]»
«[...] È splendida quest'illustrazione: l'arte del
disegno compenetra e amplifica il testo. Perché leggere "Il
taccuino di Simone Weil"? Perché fa pensare, questa è la
risposta più giusta. [...] Io credo che oggi abbiamo
bisogno di leggere per trovare esempi forti, risposte,
differenti approcci alla vita rispetto a quelli che ci vengono
inculcati. [...] Il taccuino di Simone è concepito proprio
come un diario, nel quale la pensatrice ripercorre la sua vita
toccando vari temi: l'infanzia, l'adolescenza, la scoperta
della politica, la guerra, le disuguaglianze sociali, la
filosofia, i viaggi... All'ultima pagina ti trovi a desiderare
altre pagine... hai la sensazione di aver bisogno di continuare
a cercare, capire. È questo il regalo più bello di un buon
libro: trascinarti in una catena di ricerca, entusiasmo,
curiosità. [...]»
«Una voce narrante racconta di sé mentre si trova in un
ospedale per
guarire dalla tubercolosi - sorta di "montagna incantata" dove
la vita si ferma e il pensiero corre - e alterna le pagine di un
diario su cui annota per suggestivi, cursori frammenti le tappe
principali della propria vita, dall'inizio del Novecento agli
anni del secondo conflitto mondiale. La Francia è al centro
della rappresentazione, ma intorno vi orbita l'intera Europa,
già presa nel vortice maligno e nefasto dei
nazionalsocialismi.
«Ho appena finito di leggere il libro: il taccuino
di Simone Weil [...]
«[...] il taccuino di Simone Weil, libro di Guia Risari,
scrittrice e
traduttrice, con studi di filosofia morale all'università di
Milano, alle sue spalle. (Guia, che in vikingo vuol dire, colei
che viene dai boschi). Un libro che ho aspettato, cercato,
desiderato, ma che davvero ne vale la pena. Comprare, leggere e
rileggere. Mai da abbandonare. Neanche pochi istanti fino a
quando non lo si fa proprio. E il formato, taccuino, è un
invito ad assimilarlo alla propria vita. Come fosse un'agenda
nostra. Il libro, con i suoi dieci capitoli, a temi riguardanti
Simone Weil, mi piace, come ho già scritto in un commento. Ma
merita, parlarne e riparlarne. Soprattutto per un tema
riguardante Alessandro Magno, "Il bello e il bene". L'Imperatore
è nel deserto coi suoi soldati e gli viene offerto da bere, ma
lui sparge l'acqua a terra. Ha sete, come gli altri uomini, ma,
dato che l'acqua non basta per tutti, rifiuta di godere di un
privilegio. Per me, il significato di quest'episodio è
chiaro. "Bisogna sapere rinunciare alla felicità se essere felici
ci separa dagli altri."
«...Eccolo qui Il taccuino di Simone Weil - un
libriccino dalle dimensioni tipiche del diario, con
quell'elastico che tiene insieme le pagine preservandole dalle
brutte pieghe oltre che da sguardi estranei - il romanzo che
ripercorre la vita e il pensiero di una delle maggiori
filosofe e scrittrici del Novecento. Lo pubblica nella collana
"Jeunesse ottopiù" l'editore palermitano rueBallu (22 euro)
con la firma di Guia Risari - autrice, traduttrice, saggista
di storia e filosofia - e le illustrazioni di Pia Valentinis,
entrambe capaci di rendere con intensità e profondità la vita
coraggiosa, senza mezze misure e sensibile alle sofferenze
altrui di Simone Weil. Sono pagine che toccano la mente e il
cuore, piene di riflessioni sulla vita, sulla violenza, la
guerra e la pace, sulla Germania e la Francia,
sull'Europa. Pagine che raccontano viaggi e incontri, sogni e
disillusioni, passione per il sapere, la politica e la
povertà. Bellissime e da meditare. Dai 14 anni.»
«...Il romanzo ripercorre la vita di Simone Weil
attraverso la sua stessa voce, o meglio immaginando il
racconto a ritroso che ne fa in un diario durante il ricovero
ospedaliero a Londra, nel 1943. [...] Si legge così non solo
della vita della protagonista, ma anche delle sue letture, del
suo interrogarsi sul mondo, dei tentativi di comprendere e dei
suoi viaggi [...] Le immagini essenziali di Pia Valentinis
accompagnano un altro viaggio parallelo di Weil: quello
attraverso le persone che incontra, il suo farsi prossima a
persone distanti dalla sua condizione di nascita, il suo farsi
operaia e combattente e insegnante per comprendere, per
aiutare, per svelare la verità e nella verità sentirsi uniti e
forti. Con quel passaggio da sottolineare in cui Simone
descrive come si rapporta coi bambini: senza trattarli da
piccoli, senza raccontare storielle, sapendo che non hanno
bisogno di bugie....»
«Guia Risari definisce questo suo lavoro "romanzo filosofico
illustrato": la definizione è perfetta anche
perché Guia non
cade nelle trappole della biografia e nelle tentazioni
dell'esempio moraleggiante, ma con leggerezza e profondità
dalla storia di una grandissima personalità del secolo scorso
fa scaturire domande, pone questioni valide ieri come
oggi. L'intenso e bellissimo lavoro è arricchito dai disegni
di Pia Valentinis una delle nostre grandi illustratrici che
entra nel "gioco" narrativo e diventa "complice" della
scrittrice ma anche del lettore.»
È un bellissimo libro, perfetto. L'ho apprezzato molto,
soprattutto per la sua leggerezza. La vita di Simone Weil, la sua
figura mi hanno sempre affascinato. I temi sono tutti
importanti. Auguro al libro tutto il successo che un lavoro ben fatto
merita.
«...La politica, una delle prime passioni: «A
furia di leggere storie di cavalieri e miti mi sono resa conto
che ero allergica alle ingiustizie. La mia vita è
diventata un cammino verso gli altri, la pace la giustizia,
Dio». Perché ha vinto il nazismo? Droits Disponibles pour toutes les langues auprès de l'éditeur : rueBallu |
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