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Libros
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LA STRANA STORIA DI CAPPUCCETTO BLU
ilustraciones de Clémence Pollet
Settenove, Cagli, 2020
(ISBN 9788898947492, pp. 40, € 17,00)
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Incipit
(Dopo tre avvertenze)
Nella foresta di Pomeloria viveva una bella famigliola.
Abitavano in una casetta di legno che sorgeva in una radura isolata,
con un orticello, qualche gallina e, proprio accanto, un bel
torrente pescoso.
Il padre vendeva legname, la madre era una bravissima sarta e la
figlioletta era una bambina molto sveglia, una divoratrice di favole
dallo spirito indipendente. Era molto difficile farle fare qualcosa
che non voleva, per non dire impossibile.
(Guia Risari, La strana storia di Cappuccetto Blu, ilustraciones de
Clémence Pollet, Settenove, 2020)
Copyright © Settenove 2020
Extracto
pp. 4-5, 8-9, 14-15, 22-23, 30-31
Recensiones
«[...] Risari guarda all'Europa e al mondo, pubblica in
Francia, Spagna, Portogallo e spazia dalla saggistica
filosofica, storica, sociologica alle traduzioni, dalla poesia
alla narrativa; in un orizzonte così articolato la
produzione di testi per l'infanzia trova il suo terreno
più fertile proprio perché - per sua natura -
scrivere per bambini e ragazzi implica quella
trasversalità di competenze e di attenzioni che in
altre situazioni non è richiesta. Nel caso specifico
dei due albi qui presentati segnalerò che il primo
è uscito in Francia nel 2008, il secondo in Francia nel
2012 e in Spagna nel 2013 e nonostante l'anzianità
(siamo purtroppo abituati a novità che durano un
attimo) mantengono intatto il loro fascino che [...] nel
secondo caso deriva dal riuso intelligente e surreale dei
"luoghi comuni" della fiaba; nella narrazione e nelle
argutissime chiose non c'è accanimento contro la
tradizione, c'è invece grande amore per le infinite
possibilità del raccontare. [...]»
(Pino Boero, I libri che ricevo. Nuovi arrivi
(primavera/estate 2021),
Pino
Boero. Un po' di me e letteratura per l'infanzia.,
16 de ago. 2021)
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«Cappuccetto Blu è forse la versione femminista
di Cappuccetto Rosso? Può essere, sicuramente si tratta
di una rivisitazione "dalla parte della bambine", in cui
l'autodeterminazione e il partire da sé sono
centrali.
[...] il partire da sé, da quell'essere "una
divoratrice di favole dallo spirito indipendente", diventa
l'elemento magico - interno e non esterno - che le permette di
salvarsi. È il potere delle storie, infatti, a
trasformare il possibile pericolo in amico. [...]»
(Eléonore Grassi, La strana storia di Cappuccetto Blu,
LiBeR n. 127,
oct. de 2020)
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«[...] "Cappuccetto Blu si prende la
responsabilità di guidare il proprio destino e di
reagire agli assalti del presunto lupo interpretando una serie
di fiabe differenti" [...]
"Non ho mai amato queste versioni in cui la protagonista
dà prova di stoltezza o di troppa ingenuità e
poi viene liberata da un estraneo, cui si deve render grazie
solo perché ha un fucile", spiega Risari: "Io ho voluto
rendere omaggio all'indipendenza e all'ingegno dei bambini,
delle ragazzine in particolare, che sono spesso quelle che si
trovano ad affrontare i problemi più
spinosi". [...]
A pubblicare quest'imperdibile albo illustrato
è la casa editrice marchigiana Settenove. Nata nel
2013, è il primo progetto editoriale italiano
interamente dedicato alla prevenzione della discriminazione e
della violenza di genere attraverso albi illustrati,
saggistica, percorsi scolastici. [...]»
(Marco Togna, Dalla parte delle bambine: ecco Settenove,
Teatri online,
30 de jul. 2020)
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«[...] Qui, invece, la semplicità e l'arguzia, la
leggerezza e la determinazione della nostra Cappuccetto Blu ci
danno una mano a rimettere in ordine i ruoli fra gli
individui. Senza abbandonare la trama classica, che banale non
é, questa bambina energica, dall'intelligenza
raffinata, sa affrontare il pericolo senza soccombere e sa
trovare il coraggio e la forza proprio partendo da se
stessa.
Il racconto è piacevole da leggere e per nulla
scontato, ricco di dettagli particolari [...]
I disegni, a volte apparentemente sganciati dal testo, sono
invitanti e stimolanti, catturano l'attenzione e stuzzicano il
pensiero.»
(Cinzia Iraci, Lo consiglio perché.. siamo dalla parte delle bambine,
Casa delle donne di Milano,
6 de jul. 2020)
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«[...] È una storia che parla di crescita, che
contiene in sé i cambiamenti della vita, del mondo;
è un esempio fantastico di gioco di fantasia, di
esercizio di "trasformazione"; è un libro pieno di
particolari, un libro che fa camminare la mente avanti e
indietro nel tempo, dentro e fuori dal libro, tra le righe e
le parole e le illustrazioni.
"La strana storia di Cappuccetto Blu" è un albo
illustrato che offre una lettura a diversi livelli e per
questo adatto a qualsiasi fascia di etàà, dai bambini
agli adulti. [...]
La lettura della storia è molto piacevole e scorrevole
ma allo stesso tempo è necessario quanto naturale il
fermarsi ad osservare ogni millimetro di questo libro. [...]
Questo di Guia Risari e Clémence Pollet è un
libro che contiene tante storie nella storia, un libro che ti
porta a soffermarti su ciascuna illustrazione, che ti porta
poi a proseguire con questo gioco di trovare nel mondo moderno
rimandi alle favole classiche.
[...] Cappuccetto Blu è la ragazzina che si ribella al
Lupo cattivo, una ragazzina che non ha paura del lupo e che lo
affronta convinta, spavalda e sicura di sé.
[... ] Ecco l'invito che trovo in questa storia: l'invito ad
avere meno paura, ad alzare lo sguardo, a mettere i pugni sui
fianchi tenendo lo sguardo alto e fiero. [...]
Guia Risari è un'autrice dalle mille risorse che con
questo albo ci ha stupito e sorpreso tantissimo, regalandoci
un libro da custodire tra i "miti classici" della letteratura
per l'infanzia. [...]»
(Stefania Pessina, Cappuccetto Rosso o Cappuccetto Blu? Una
fiaba classica portata ai giorni nostri nel libro per bambini
di Guia Risari,
Mamma
mi leggi una storia,
24 de jun. 2020)
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«[...] Il lupo della fiaba è l'ostacolo che si
incontra sulla strada, è il gradino più alto che
si trova mentre si sale una scala, è la paura che
blocca e terrorizza, ma può essere sconfitto.
Se si cambia punto di vista, se si modifica la storia, se si
usa un pizzico di immaginazione si può affrontare di
tutto, anche un lupo affamato e, una volta addomesticato,
può diventare un compagno di giochi.
Ecco una storia dal sapore antico, ma le illustrazioni non
sono quelle di un classico libro di fiabe, sono contemporanee,
e ci mostrano una Cappuccetto Blu e un lupo dall'aspetto molto
attuale.
Inoltre in tutto il libro troverete delle piccole note a
piè pagina che deciderete voi se ignorare oppure
leggere per approfondire un poco la storia, ma attenzione: non
tutte le note dicono la verità.
Un libro che parla del potere delle storie che vi
aiuterà a riconoscere la paura e ad
addomesticarla.»
(Haider Bucar, La strana storia di Cappuccetto Blu,
Il Rosicchialibri,
27 de mayo 2020)
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«[...] Entrata nel bosco Cappuccetto incontra sì
il lupo, ma anziché farsi ingannare, inizia con lui un
gioco serrato, in crescendo, tra racconti fiabeschi e immagini
evocate, in una sorta di "facciamo che ero", via via
più complice, al rialzo. [...] le intriganti
illustrazioni [...] ci conducono appieno dentro la nuova
vicenda, rendendo chiaro e piacevole il dispositivo narrativo:
è nata un'amicizia. [...]»
(Anselmo Roveda, Nel fitto del bosco,
Andersen n.371,
Abr. de 2020, p. 45)
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«La Cappuccetto Blu di Guia Risari è una bambina
volitiva, con una bella capacità di giudizio, che sceglie, che
ama le storie e delle storie conosce il potere salvifico e sa
usarle a suo vantaggio.
[...] Una fiaba costruita su molti piani, nella quale si
intrecciano diverse storie; un racconto dall'architettura
originale con avvertenze e istruzioni all'inizio dell'albo e
gustose note a pié di pagina che trasformano il lettore
in attore, un po' come accade con i libri game, con una
strizzatina d'occhio alla narrazione transmediale, cui i
giovani lettori sono avvezzi. [...]»
(Francesca Mignemi, La strana storia di Cappuccetto Blu,
Milkbook,
10 de abr. 2020)
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«[...] Lo sguardo di questa moderna Cappuccetto è
forte, determinato e pronto a vivere sua "strana storia". [...]
Il perpetuarsi dei racconti alimenta l'immaginazione che
risponde con nuovi spunti e nuovi racconti, come in un viaggio
continuo dove ogni scoperta apre la porta a nuove
curiosità e nuove ricerche. Ed è così
possibile che la tradizionale Cappuccetto smetta gli abiti di
bambina ingenua e si rivesta di determinazione e
consapevolezza per essere una eroina al femminile,
dimostrandosi coraggiosa, capace di decidere, ma anche
sensibile e fragile.
Cappuccetto Blu ci ricorda che una donna, anche bambina,
può scegliere e che le storie del passato sono mattoni
di memoria su cui il palazzo del mondo futuro si erge e
cresce. [...]»
("La strana storia di Cappuccetto Blu": una storia per vincere le paure, reinventare le tradizioni, sovvertire gli stereotipi lasciando la porta sempre aperta alla immaginazione.,
Libricino,
27 de mar. 2020)
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«[...] È l'immaginazione la chiave di lettura
principale, l'invito è di andare oltre alla storia.
[...] Cosa ci è piaciuto di più di questa
storia?
Sicuramente l'ironia di fondo, la complementarietà tra
il testo e le immagini, che in un gioco di contrapposizioni
fanno capire che niente è come sembra, si legge una
cosa e se ne vede un'altra, in un gioco divertente e
coinvolgente.
La reazione alla fine del libro è stata: ma come,
è già finito?
Questa storia infatti si legge facilmente, è piuttosto
breve e le pagine sono intervallate dalle bellissime
illustrazioni di Clemence Pollet. Da leggere in autonomia per
i bambini dai 6 anni, ma puì essere anche una bella
occasione di lettura in condivisione, per allenare insieme la
fantasia.»
(Paola Infanti, La strana storia di Cappuccetto Blu. Un cammino verso l'amicizia senza paura,
LeNuoveMamme.it,
26 de mar. 2020)
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«[...] Questo Cappuccetto Blu è una storia strana,
moderna, lievemente impertinente che deve essere letta con
molta attenzione, riflettendo sulle parole, ma anche sulle
immagini che sembrano contraddire il testo e in questo modo lo
arricchiscono e rendono possibili diverse
interpretazioni. [...]
Come scrive la Rundell
Fiabe, miti, leggende: sono le nostre fondamenta e noi adulti
dobbiamo continuare a leggerle e a scriverle, a
re-impossessarci di loro mentre loro possiedono noi
Questo albo illustrato è deliziosamente sovversivo
perché mina alcune nostre certezze, non è solo
una questione di girl power o di politicamente corretto,
piuttosto sposta l'asticella più avanti in territori
che non tutti vogliono o sanno esplorare. Ci invita a
metterci in gioco, ad abbandonare certe sicurezze mentali che
mettono in gabbia la nostra immaginazione. [...]»
(Lea, La strana storia di Cappuccetto Blu - Guia Risari, Clémence Pollet,
Due lettrici quasi perfette,
16 de mar. 2020)
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«Il libro "La strana storia di Cappuccetto Blu" di
G.Risari edito da Settenove [...] si presta a tantissimi
livelli di lettura diversi e può dare il la ad
affrontare varie tematiche. Inoltre le splendide illustrazioni
di C. Pollet conferiscono un ulteriore livello interpretativo
e rendono fruibile la storia a tutti.
[...] Per parlare di atti di prepotenza e bullismo [...]
Per parlare di rapporti familiari [...]
Per parlare di fiabe [...] Per parlare di identità di
genere e parità [...]»
(Una storia antica per bambini moderni,
Vie maestre,
10 de mar. 2020)
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«[...] La strana storia di Cappuccetto Blu è un
libro che suggerisco di proporre ai giovani lettori per
diversi motivi.
Lo consiglio ai lettori maschi, per imparare a conoscere
l'altro sesso in maniera più aderente alla
realtà, di quanto non venga, troppo spesso, loro
rappresentato, nei più svariati contesti.
Consiglio alle bambine di leggerlo, perché imparino,
contrariamente a quanto viene loro raccontato da sempre, che
hanno in se stesse tutte le risorse necessarie per risolvere
la propria esistenza.
Insomma, questo libro dà una bella lezione di
educazione alla parità tra generi, contro ogni
stereotipo culturale.»
(Marianna De Stefano, La strana storia di Cappuccetto Blu, di G. Risari e C. Pollet, ed. Settenove.,
Little
free library,
7 de mar. 2020)
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«[...] Stamattina, su spunto di Veronica Gasparini,
Consigliera comunale delegata
e Presidente della Consulta Pari Opportunità del Comune di
Bussolengo che li ha proposti alla propria biblioteca, la
consigliera Elisa La Paglia ha donato alla biblioteca civica
di Verona una serie di nuovi titoli su tematiche "di genere"
che ancora mancavano dal catalogo della biblioteca, invitando
gli utenti e la cittadinanza intera a prenderli in prestito,
leggerli e discuterne.
[...] titoli che invitano a vivere positivamente il corpo
femminile e valorizzarne la diversità, come "Rosso è
bello, basta tabù sul ciclo!" di Lucia Zamolo, edizioni
Sonda. Inoltre: "Bastava Chiedere! 10 storie di femminismo
quotidiano", Laterza Editore; "Manuale per le ragazze
rivoluzionarie" di Giulia Blasi; "Tutte le ragazze avanti" di
Giusi Marchetta, ADD editore; "La strana storia di Cappuccetto
Blu" [...].»
(Nuovi libri su tematiche di genere per la biblioteca di Verona,
Daily - Verona,
7 de mar. 2020)
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«In questo albo illustrato la fiaba di Cappuccetto Rosso
diventa pretesto letterario per narrare una storia al
femminile divertente, ironica, sorprendente e dagli sviluppi
inaspettati. Oltre a un testo già ricco di ironia,
lungo le pagine si possono trovare delle note di chiarimento
del testo che fanno sorridere il lettore per la loro valenza
surreale.
La sapienza narrativa di Guia Risari emerge in questo libro in
modo evidente, con una scrittura che non solo fa divertire ma
che si pone al lettore precisa, ragionata e non scontata.
[...] Un libro che, con profonda intelligenza, ci porta dentro
al superamento degli stereotipi di genere come solitamente
fanno i libri della casa editrice Settenove.
Ma ancora di più è un libro che ci racconta una
bella amicizia, un'amicizia che nasce grazie alle storie,
all'ascolto e alla voglia di stare insieme.[...].»
(Cristina Spallanzani, La strana storia di Cappuccetto Blu,
cristinaspallanzani.it,
1 de mar. 2020)
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«[...] La piccola Cappuccetto in questo meraviglioso albo illustrato
da Clémence Pollet non è né docile,
né sprovveduta, né impaurita, ed il lupo non
incute assolutamente timore. La nonna è un po' lagnosa
e noiosa, e i lupi sono un po' birichini, ma "basta dirgliene
quattro e stupirli con qualche storia e diventano buoni
buoni". [...]
Una storia dunque, in cui Cappuccetto sfida il lupo a un gioco
speciale, e dove la protagonista, usando logica e praticità,
fa da sola le proprie scelte ed è padrona di se
stessa.»
(Assunta Mango, Cappuccetto Blu- un lupo amico ed una nonna noiosa!,
Oltre i resti,
26 de feb. 2020)
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«Niente sottomissione né gridolini da bimbe impaurite e
il lupo c'è ma non è feroce, anzi con lui si
può stabilire un
forte legame d'amicizia. È "La strana storia di Cappuccetto
Blu", della scrittrice dell'infanzia Guia Risari, la nuova
fiaba di Cappuccetto rosso che si spoglia del suo storico
mantello, quello affibbiatole per secoli da Perrault ai
Fratelli Grimm, e ne indossa uno blu, simbolo di coraggio e
determinazione. [...]
Una nuova storia, quindi, in cui Cappuccetto è una ragazzina
temeraria e per niente remissiva che non si lascia divorare,
ma sfida il lupo a un gioco speciale in cui sono menzionate le
più belle storie del mondo.
Morale? Le bimbe hanno la capacità di scegliere e imparare di
chi fidarsi e di chi no e tirarsi fuori dagli impicci con un
po' di praticità, senso logico e sicurezza nelle proprie
possibilità. [...]»
(Germana Carillo, Cappuccetto Blu: la fiaba che insegna alle bambine ad avere coraggio,
greenMe,
26 de feb. 2020)
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«[...] Presentare i racconti di Guia Risari è una vera
palestra di ricerca dei significati sottesi, quelli che donano
il piacere di una lettura a più livelli. La strana storia di
Cappuccetto Blu non è da meno nella diramazione di possibili
percorsi, tutti liberamente percorribili.
Ma è anche un racconto scorrevole e fanciullesco,
perfetto per esercitare le prime letture autonome e per
approcciare il lettore in erba al sistema degli
approfondimenti riportati in nota.
[...] l'attuale Cappuccetto Blu restituirebbe all'antenata la
possibilità che le era stata tolta: quella di
autodeterminarsi.
Nel racconto, Cappuccetto Blu modifica ciò che non le
piace (quel colore, il blu, le sta decisamente meglio) e
instaura un rapporto alla pari con il lupo, un ragazzo a lei
coetaneo e che si scopre essere di buon cuore.
Diventano amici, anche se non se le mandano a
dire. S'intrattengono in un gioco di ruolo che prevede un
sottile botta e risposta fiabesco. Sarà il loro
appuntamento quotidiano. [...]»
(Ester Listì, La strana storia di Cappuccetto
blu,
Vita
a zero-tre,
26 de feb. 2020)
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«[...] Questa versione di Guia Risari incide
sull'emancipazione e la crescita femminile non solo più
della prima versione, ma anche in maniera
contemporanea. Questo libro dimostra che una bambina, una
ragazza o una donna possono benissimo cavarsela da sole, senza
attendere un ipotetico "salvatore".
Il finale sarà positivo solamente grazie all'ingegno e
alla capacità della bambina di tirarsi fuori dai guai,
dimostrando che non è necessario dipendere da
altri.
Insomma, l'autrice ci dimostra che è sempre possibile
riscrivere ciò che è già stato scritto,
adattandolo alla società in perenne evoluzione ed
evitando la trappola dei pregiudizi.»
(Nash Friedrich Pettinaroli, La strana storia di Cappuccetto
blu,
Anobii,
17 de feb. 2020)
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«[...] l'operazione parte dalla volontà di
sottolineare come quella di Cappuccetto sia una storia al
femminile sulla crescita, la capacità di giudizio e di
scelta e su come ci si possa salvare grazie alle storie che si
sanno raccontare e all'amicizia in cui si crede. Qui non ci
sono cacciatori, il lupo è un ragazzino che si rivela
empatico e pronto a farsi coinvolgere nel gioco, la nonna
è una noiosa vecchietta ipocondriaca. E poi ci sono
fantastiche note a piè di pagina per un gustoso
divagare, per andare oltre; ci sono i molti riferimenti che
sia il testo che le immagini fanno ad altre storie, ad altre
fiabe. E c'è il gioco in cui viene tirato dentro il
lettore che a volte una cosa legge e un'altra ne vede, che
segue il filo delle storie che già conosce e il filo di
questa nuova per ribadire, per tirare fuori l'essenza del
personaggio. [...]»
(Caterina Ramonda, La strana storia di Cappuccetto
blu, Le
letture di Biblioragazzi,
15 de feb. 2020)
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«[...] Non so se La strana storia di Cappuccetto blu di
Guia Risari sia un esperimento, forse no, forse nemmeno
l'autrice immaginava all'inizio di produrre una tale
meraviglia, perché se Rodari sbagliava le storie, e tutto
sommato non amava correggerle, Guia Risari le stravolge
regalandoci un nuovo Cappuccetto blu.
Un Cappuccetto che rispecchia esattamente le bambine di oggi,
non timide e nemmeno spaventate, oh no!, bambine gioiose,
aperte alla fantasia, capaci di rendere ogni dettaglio un
mondo fantastico, ogni particolare una nuova avventura: capaci
di vivere, crescere e costruire nuove amicizie, ogni
giorno. Anche con il lupo, che non è poi così
cattivo. [...]
Guia Risari continua a stupire. Le sue storie raccontano di
mondi vicini e lontani, riescono a rendere i sentimenti più
comuni immense nuvole da afferrare, riescono a risvegliare in
ognuno di noi ricordi e speranze per il futuro.
Questa Cappuccetto mi piace, questa Capuccetto può
cambiare il mondo. [...]»
(Anna Fogarolo, La strana storia di Cappuccetto blu, di Guia
Risari, Libri
e bambini,
12 de feb. 2020)
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«Guia Risari con la sua nuova lettura per bambini, La
strana storia di Cappuccetto Blu, come sempre quando parliamo
di questa autrice, è un concentrato di ironia, spontaneità e
bellezza. [...]
Qui, l'amicizia e la fantasia, sono protagoniste indiscusse insieme ai piccoli protagonisti.
Come potrete intuire dal titolo, questa è una versione
stravolta e moderna della famosa Cappuccetto Rosso. E in
realtà, essa stessa si stravolge a ogni pagina con note
e precisazioni divertenti, che danno ai più piccoli uno
sfogo ulteriore di fantasia. [...]»
(Jessica, Recensione "La strana storia di Cappuccetto Blu" di
Guia Risari, Books
Hunters blog,
11 de feb. 2020)
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«[...] "La strana storia di Cappuccetto Blu", della
scrittrice dell'infanzia Guia Risari con le illustrazioni di
Clémence Pollet (appena uscito con Settenove), è una fiaba
eversiva. Cappuccetto non è docile e sprovveduta e il lupo non
fa paura. [...]
Lei combatte come un guerriero, diventa un'onda e poi una
strega, cambia storie e personaggi, è così
veloce e sorprendente a inventare e cambiare scenari che alla
fine il lupo cade a terra stremato. Il cacciatore non serve,
Cappuccetto Blu si difende da sola. Dal lupo, che si rivela
meno lupo di quel che sembrava, e dalla nonna un po' troppo
lamentosa. Le brave bambine si perdono nel bosco, quelle
meno obbedienti scelgono da sole la strada e imparano in
fretta di chi fidarsi e di chi no. Non è più
tempo di aspettare principi e cacciatori perché la
favola finisca bene, ci possono pensare le protagoniste a
tirarsi fuori dai guai e anche dai sortilegi.
Cappuccetto blu, sei tutte noi, mostra alla bambine che
un'altra storia è possibile, basta mettersi a
scrivere.»
(Maria Lombardi, Cappuccetto Rosso diventa Blu e sfida il lupo: piccole donne crescono con nuove favole, Il Messaggero.it,
10 de feb. 2020)
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«[...] Una versione originale, irriverente e inverosimile
che sorprende sotto molti punti di vista, perché sgretola i
punti di riferimento e tutto ciò che normalmente siamo
abituati ormai a dare per scontato. E invita i piccoli lettori
a riflettere, ad inventare, a provare a diventare loro stessi
inventori di storie, per trovare le proprie soluzioni per
affrontare il pericolo e gli ostacoli della vita. [...]
Guia Risari, con la fantasia e la grande forza di
immaginazione che la contraddistinguono, ci regala un altro
piccolo grande gioiello, per cui non basta una sola lettura,
perché ogni volta rileggere le pagine e osservare le
illustrazioni della giovane francese Clémence Pollet apre la
mente a pensieri e orizzonti nuovi. Perché la lettura e la
vita stessa sono fatte così: non un percorso unico verso una
sola direzione, ma un cammino ricco di ramificazioni e di
deviazioni infinite. [...]»
(La strana storia di cappuccetto blu, Filastrocche.it,
6 de feb. 2020)
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