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Livres
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IL VIAGGIO DI LEA
Guia Risari, ill. I. Bruno
EL Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle, 2016
(ISBN 978-88-6656-330-3, pp. 224, € 14,00) En rupture de stock
FINALISTE PRIX STREGA RAGAZZE E RAGAZZI 2016
Catégorie +11
PRIX ASTI D'APPELLO JUNIOR 2018
L'éditeur
Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
Via J. Ressel 5
34018 San Dorligo della Valle (TS) - Italie
e-mail edizioniel@edizioniel.it
http://www.edizioniel.com
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Incipit
Cap. I - Rosso vermiglio
Lea e il nonno vivevano in una grande città. Case antiche
e parchi alberati si alternavano a rari grattacieli e a
giganteschi casermoni circondati da lunghi viali in cui
una spessa nebbia puzzolente avvolgeva visi e foglie. Tra i
suoni dei clacson, emergevano voci, starnuti, richiami, lo
sferragliare dei tram e lo stridio delle frenate. Il rumore
era così assordante che spesso non si riusciva nemmeno a
sentire chi camminava accanto.
Per fortuna, Lea e il nonno abitavano al Mulino, una
zona che al posto di strade asfaltate e semafori aveva orticelli
disordinati e terreni abbandonati. In quel quartiere
c'erano soprattutto basse casette di mattoni con cancelli
arrugginiti e staccionate scrostate che avrebbero avuto bisogno
di una bella riverniciata.
Era un sobborgo di operai, artigiani, impiegati e pensionati,
popolato da frotte di bambini che si sparpagliavano
nei campi che qualcuno recintava abusivamente e
coltivava.
Questi gruppetti di marmocchi mettevano da parte le
regole imparate a casa e a scuola e si scatenavano in giochi
violenti e pericolosi. Non avevano paura di niente e non
rispettavano nessun divieto. Si sfidavano a darsi la caccia
e si infliggevano le peggiori punizioni. Chi perdeva veniva
bendato, condotto nel folto della campagna e lasciato lì
oppure lo si obbligava a fare il bagno nel torrentello fangoso
dove nuotavano grossi lucci che mordevano come
dannati. Altrimenti, il malcapitato era spogliato, legato a
un albero e abbandonato al suo destino. Anche in pieno
inverno.
Quando pensava a quei piccoli delinquenti, Lea tirava
un sospiro di sollievo. Meno male che lei era grande.
Aveva dodici anni, una grossa testa rotonda con capelli
color limone e gli occhi scuri e seri di un'adulta. Non era
particolarmente carina. D'altra parte, lei all'aspetto non
ci teneva. La sua espressione, concentrata e inquieta, era
quella di chi è sempre alla ricerca di risposte a domande
difficili, che sconcertano.
Lea abitava al Mulino da tre anni, ormai. I suoi genitori
erano morti in un incidente e lei per un lungo periodo
non aveva più parlato. A niente erano serviti i colloqui
con gli psicologi, le rassicurazioni, le promesse. Aveva ricominciato
a parlare grazie a un gatto.
(Guia Risari, Il viaggio di Lea,
EL Einaudi Ragazzi,
San Dorligo della Valle, 2016)
© EL Einaudi Ragazzi 2016
Extrait
pp. 5-12
Critiques
«[...] Lea apre il suo cuore,
riprende a comunicare e sente che deve mettersi alla prova e
non può più ignorare le domande che la
tormentano. Perché la
sofferenza? Perché le separazioni e, soprattutto,
perché la morte? [...]
Durante il suo viaggio incontra persone particolari e bizzarre
ed ognuna di loro le trasmette il proprio modo di vedere e
sentire la vita, le lascia un messaggio che entra nel suo
cuore e, a poco a poco, Lea si sente più aperta e
più viva.
Lungo il suo peregrinare è sempre seguita da un'ombra
misteriosa e inquietante con la quale Lea riesce finalmente a
dialogare, comprendendo che senza la sofferenza non avrebbe
compiuto quel viaggio e non avrebbe mai incontrato tante
persone, non sarebbe cresciuta.
Se una porta si è chiusa, se ne sono aperte altre cento
che ancora non sa dove l'avrebbero portata.
Il viaggio di Lea è un avventuroso romanzo di
formazione che tratta in modo delicato temi profondi, comuni a
tutti noi, grandi e piccoli che
siamo. Consigliatissimo. [...]»
(Antonella Dal Grande, Guia Risari, Il viaggio di
Lea, Sistema
Bibliotecario Bonetta Book,
sept. 2020)
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Premier classé, votation des élèves du
deuxième cycle de
l'école primaire et du collège,
Premio
Asti d'Appello junior,
Asti, mai 2018
«È stato definito un romanzo denso e visionario, un
racconto per perdersi e ritrovarsi, un testo ricco di umorismo
e poesia. "Il viaggio di Lea" è tutto questo e molto altro. Il
libro scritto da Guia Risari e pubblicato da Einaudi Ragazzi è
uno di quei lavori letterari che non possono mancare nella
libreria di un buon lettore... di qualsiasi età.
Finalista della seconda edizione del Premio Strega per ragazzi
nella categoria 11-15 anni, il romanzo impreziosito dalle
illustrazioni di Iacopo Bruno è un capolavoro
editoriale. Affrontando un argomento delicato e difficile
com'è la perdita dei propri genitori, l'autrice riesce ad
esprimere con estrema grazia stilistica il valore della vita,
l'accettazione di una simile perdita, il coraggio di rialzarsi
malgrado il terribile senso di angoscia che può attanagliare
il cuore di una bambina. [...] »
(Paola Bisconti, "Il viaggio di
Lea" di Guia Risari (Ed. Einaudi
Ragazzi), Sulle
strade dei libri,
10 mai 2017)
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«Guia Risari, l'autrice del libro "Il viaggio di Lea" ha
saputo rappresentare alla perfezione "due piante intrecciate
o, meglio, due germogli della stessa pianta", come viene
citato nel libro che rappresentano la vita e la
morte. [...] Il viaggio di Lea è un romanzo per ragazzi
sensibili e curiosi disposti a seguire l'itinerario incerto di
una protagonista che potrebbe benissimo essere una di
loro. [...] Alla "fine" di quel viaggio Lea ignorava
ancora tante cose. Lo sapeva bene "che certa gente si affida
totalmente alla fortuna, che per altri non ci sono radici, che
il futuro è una lettura, che l'importante è l'armonia
dell'insieme, che uccidere non sempre trasforma in mostri, che
si può essere felici con poco, che la leggerezza cambia la
vita, che certe regole sono assurde, che rubare non è l'unica
soluzione. E poi, soprattutto, che la fine delle cose dà loro
un senso". »
(Giulia Moschini, Guia Risari, Il viaggio di
Lea, Progetto Fahrenheit, 10
avr. 2017)
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«[...] È ovvio ciò che l'autrice ha
voluto: farci
riflettere sulle risposte alle domande che tutti prima o poi
si pongono. La morte di un caro amico, di un parente, ci
spinge a porci domande sulla malattia, la morte, la vita, cose
che per noi ragazzi sono ovvie e scontate, finchè non le
viviamo. Non ci chiediamo nulla finchè non ne siamo
direttamente coinvolti. [...] sono certa che
crescendo questi "insistenti perché" di Lea diventeranno anche
i miei, perché la vita è fatta di domande e
quando credi di
avere tutte le risposte, essa le cambia.
Con questo romanzo ho capito che non si impara dalle risposte
che ci
vengono date, si impara dalla voglia che si ha di chiedere e
confrontarsi, capire ed esplorare. Si impara viaggiando nella
vita, come ha fatto Lea. »
(Camilla Lunati, Il viaggio di
Lea, Passa
la parola, 4
avr. 2017)
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«Lea compie un viaggio che è allo stesso tempo
metaforico e reale, un gioco tra gli opposti che si mescolano:
vita e morte, Eros e Thanatos, serietà e
umorismo. L'autrice riesce a trattare un tema serio come la
morte, uno dei tabù più radicati (e in particolar modo
per i bambini), con stupefacente leggerezza: ne risulta un
libro insolito e singolare, ma anche lieve, curioso, ironico,
magico. [...] Il viaggio che Lea decide di intraprendere
è una sorta di rito di iniziazione verso l'età
della consapevolezza, un viaggio all'insegna
dell'esplorazione, in cui si seguono tracce di verità e si
trovano differenti modi di vivere e cercare. Non c'è
mai una sola risposta, ma la vita, intesa come continua
ricerca. [...]»
(Valeria Frigau, Premio Strega Ragazze e Ragazzi
+11, Guia Risari, Il viaggio di Lea, L'Indice
dei Libri per Ragazzi - Fiera di Bologna 2017,
avr. 2017)
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«[...] Abbiamo già avuto modo di parlarvi, al
momento della sua nascita, del bel romanzo di formazione
Il viaggio di Lea [...] Meno prevedibile è
l'incontro con la morte in persona e con la sua simpatica
nipotina, molto più vitale di tutti i personaggi
incontrati, protagonista compresa. È proprio grazie a
lei, oltre ai numerosi incontri avvenuti lungo la strada che
Lea e si suoi lettori troveranno quelle risposte in grado di
placare ogni inquietudine. [...]»
(Betty Senatore, Premio Strega Ragazze e Ragazzi +11, RadioLibri,
28 mars 2017)
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«[...] Le grandi domande appartengono anche ai più
piccoli. La sofferenza, la morte, la felicità, l'amicizia,
insomma i quesiti sul senso dell'esistenza sono temi che non
sono solo patrimonio del mondo adulto. Il viaggio di Lea
(Einaudi Ragazzi; 14 euro) questi interrogativi li prende di
petto, con la delicatezza necessaria e la fantasia a fare da
cifra stilistica. [...] »
(Rossana Sisti, Scaffale basso,
Avvenire.it,
7 mars 2017)
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«[...] È una storia che si muove in fretta portandosi
dietro noi lettori che, tornando un po' indietro con gli anni,
ci lasciamo trasportare dall'immensa fiducia che Lea ha nel
mondo e dai suoi dubbi che tutti ancora nutriamo. Dubbi che ci
invitano a riflettere e che scuotono la nostra
anima. [...]
È un libro che credo possa stimolare molto i giovani
lettori che vogliono avventurarsi nei meandri del
mondo. [...]
Ovviamente Lea comincia a porsi certe domande visto ciò che ha
dovuto soffrire da piccola, ma gli incontri che fa non
dobbiamo osservarli solo pensando a ciò che l'ha spinta ad
affrontare quel viaggio.
È un viaggio che farà vacillare molti pregiudizi
e molte nostre idee
"confezionate" che ci portiamo dietro giorno dopo
giorno. [...]
Non fatevi ingannare dall'età, è un libro adatto
a tutti che
ci riporta un po' a quella fiducia e a quella speranza candida
che agli inizi tutti abbiamo provato e che ora spesso
accantoniamo.»
(Valeria P., Il viaggio di Lea - Guia Risari,
Vento
di libri,
7 fév. 2017)
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«[...] un buon libro per bambini sa essere, spesso, un
balsamo in grado di restituire [...] un approccio di ritrovata
semplicità, spesso unito a una punta di ottimismo.
Ma per fare questo, appunto, deve essere un buon libro. Deve
tenersi lontano dalle stucchevolezze inserite a forza e
cercare l'avventura - non per forza fantastica; anche le
imprese del quotidiano hanno valore - per presentare a me, e
ai piccoli lettori, la possibilità di immergersi in un'altra
vita. Deve fare tante domande, e spronarne di nuove, e se
danno risposte devono essere tali per cui ci penso e ci
rimugino fino a quando non sono piena di altre domande. Deve
stuzzicare la fantasia e far scoppiare le immagini nella
testa. E deve spingere il piccolo lettore a dire "Un'altra
pagina e arrivo, una sola" (promessa ovviamente disattesa).
Non deve compiacere il genitore, perché non ne ha bisogno;
d'altronde già lo sappiamo, che un buon libro è buono per
tutti, senza distinzioni d'età.
[...] Il viaggio di Lea rispetta tutti i punti di
questo mio piccolo, personalissimo canone.
[...] E i temi, profondi e d'interesse universale, sono
trattati in maniera leggiadra, ma non banale o diminutiva;
sottolineano un rispetto per tutti i lettori, bambini o meno,
che si pongono domande sul senso di ciò che viviamo e
di ciò che ci circonda.
Un rispetto e un attenzione che si ritrovano anche nelle
scelte stilistiche e lessicali: attraverso un uso vario e il
sapiente dosaggio di registri diversi, si presentano al
lettore coetaneo di Lea parole nuove, precise e curiose, e al
lettore più cresciuto un testo che non risulta in alcun modo
semplicistico. Una caratteristica che mi sta molto a cuore, e
che sono felice di aver ritrovato in questo libro.
[...] Se rivedersi nei dubbi di Lea è ciò che ci fa
immedesimare in lei, leggere le risposte - a volte
enigmatiche, a volte ironiche, a volte chiare e dritte al
punto - di Porfirio è l'altra metà di ciò
che ha reso questo viaggio così interessante e divertente. [...]»
(Camilla P., Il viaggio di Lea - Guia Risari,
Bibliomania,
14 jan. 2017)
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«Libro "filosofico" nel senso alto del termine, ma
capace di intrecciare il tema del viaggio di conoscenza con la
poesia delle cose. Sono lieto che sia entrato nella cinquina
del Premio Strega Ragazze e Ragazzi (fascia + 11) perché Il
viaggio di Lea non fa che confermare l'alta qualità della
scrittura di Guia.»
(Pino Boero, Secondo semestre 2016,
Site
de Pino Boero,
décembre 2016)
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«[...] una storia per bambini che però in
realtà è
tanto, tanto una storia per adulti, nel senso che conduce a un
viaggio introspettivo attraverso il viaggio che Lea
fa. Bello. Bello, toccante, emozionante e fa riflettere. Però
essendo appunto collocato in questa atmosfera di favola,
secondo me si sposa benissimo col Natale.»
(Barbara Podetta,
Leggiamoci
di Torno, NeverWas Radio,
20 déc. 2016)
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«I vostri ragazzi o i vostri bambini sono difficili da
accontentare per quanto riguarda la lettura? Non temete, ecco
10 libri usciti quest'anno, adatti a loro, che non vedranno
l'ora di leggere!
[...] Il viaggio di Lea di Guia Risari, Einaudi
ragazzi. Un romanzo denso, visionario, ricco di storie
parallele; un racconto
pensato per girovagare, perdersi e ritrovarsi. Pieno di
umorismo, sfumature, poesia e domande profonde a cui tutti
vorremmo saper dare risposte. [...]»
(Francesca Magni, 10 Libri per ragazzi da mettere sotto l'albero!,
Gli
amanti dei libri,
12 déc. 2016)
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«[...] Il viaggio di Lea è un romanzo di
formazione per ragazzi che hanno già sviluppato una
maturità e
una spiccata sensibilità nei confronti di tematiche
fondamentali come la sofferenza, la morte, la paura ma anche
l'amore, l'amicizia, la giustizia e la diversità.
[...] Le avventure che vivrà e i personaggi stravaganti che
incontrerà sul suo cammino saranno per lei fonte di crescita e
aiuteranno il giovane lettore a capire che per conoscere se
stessi e il mondo è necessario vivere, essere curiosi e
mettersi in gioco. Un romanzo perfetto che mescola fantasia e
realtà, umorismo e serietà, semplicità e
complessità, vita e
morte.
[...] Il viaggio di Lea è uno di quei libri che
regala ai genitori l'opportunità di dare al giovane lettore
risposte su argomenti non sempre facilissimi da
affrontare. Pertanto, girata l'ultima pagina, gli adulti
potrebbero commentare con i propri figli quanto capita alla
protagonista del romanzo e, allo stesso tempo, provare a
confrontarsi sulle prime importanti esperienze che i loro
ragazzi hanno già fatto o stanno per fare.»
(Claudia Santonocito, Guia Risari: un Viaggio per Crescere e Scoprire Se Stessi,
Dietro
le quinte,
7 nov. 2016)
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«[...] Momenti che sono occasione per entrare in dialogo
filosofico con vite inusuali, un po' strampalate, spesso
antiche, a volte metafisiche. Mondi che gettano lo sguardo del
lettore oltre il pregiudizio per portarlo verso l'essenza
delle cose. [...]
Arrivi e partenze che la scrittrice, Guia Risari, filosofa e
autrice poliedrica, racconta con un procedere narrativo
realistico e visionario al tempo stesso, che si interroga con
profondità, onestà, e una buona dose di ironia
sul senso del vivere. E qualche risposta arriva, semplice e
chiara [...]»
(Daniela Carucci, Un filo d'erba,
Andersen,
n.336, p.58, oct. 2016)
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«[...] La struttura a puntate del libro, in cui ogni
capitolo è dedicato a un incontro o a un evento, rende chiara
la narrazione e invita quasi il lettore a soffermarsi su
ciascun capitolo e discuterne il senso. In effetti il dialogo
è una caratteristica essenziale di questo romanzo. L'impianto
narrativo basato sui dialoghi filosofici che i personaggi
scambiano per scoprire il senso della vita stimola la
riflessione prima in Lea e poi nel lettore stesso.
Un romanzo dai mille percorsi che, per ambientazione e
personaggi, ha il fascino esotico dei racconti d'avventura, ma
che in fondo stimola la riflessione sui temi molto semplici e
vicini a tutti noi: che cos'è la vita, che cos'è
la morte e
perché si soffre? [...]»
(Daniela Finisauri, Il viaggio di Lea,
Forkids,
13 oct. 2016)
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«[...] Il viaggio di Lea è un romanzo di
formazione per ragazzi che hanno già sviluppato una
maturità e
una spiccata sensibilità nei confronti di tematiche
fondamentali come la sofferenza, la morte, la paura ma anche
l'amore, l'amicizia, la giustizia e la diversità.
[...] Le avventure che vivrà e i personaggi stravaganti che
incontrerà sul suo cammino saranno per lei fonte di crescita e
aiuteranno il giovane lettore a capire che per conoscere se
stessi e il mondo è necessario vivere, essere curiosi e
mettersi in gioco. Un romanzo perfetto che mescola fantasia e
realtà, umorismo e serietà, semplicità e
complessità, vita e
morte.»
(Claudia Santonocito, Guia Risari: Il viaggio di Lea,
Leggere
insieme a mamma e papà,
12 oct. 2016)
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«Leggere "Il viaggio di Lea" mi ha riportato alla mente
[...] altri personaggi femminili che ho amato per la loro
indipendenza, forza e dolcezza [...]
Io l'ho seguita, questa Lea, non senza una certa apprensione
da mamma... tutta sola in balia di chiunque, senza difese... Si
trova ad avere a che fare con le persone più disparate
[...] Un ventaglio di umanità si apre davanti a lei, e ognuno
le lascia un'intuizione, una via, un modo di intendere la
vita. [...]
Sono sicura che voi ragazzi riuscirete da soli a tirar fuori
dal libro il suo significato, o il significato giusto per
voi. I bambini possiedono quella "semplicità", che a dirla con
le parole giuste, è piuttosto una visione chiara delle
cose. Per questo sono certa che questo libro vi darà spunti
per avventurarvi in una vostra personale indagine
filosofica [...]»
(Daniela Darone, Un libro per pensare: "Il viaggio di Lea", di Guia Risari,
Penna
e blog-notes,
29 sept. 2016)
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«[...] Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
(Viandante, le tue orme sono / il cammino e niente
più; / viandante, non esiste il cammino, / il cammino si crea
camminando).
Mi sono venuti in mente questi versi di Machado pensando alla
strada percorsa da Lea, una strada aperta, non segnata da una
meta, in cui qualunque direzione presa è una direzione
giusta. A segnare il cammino, più che i nomi di strade o di
città, sono gli incontri, che creano una mini costellazione
densa di significati. Non ci sono sempre risposte dirette alle
domande poste, ma sono i modi stessi di vivere, i gesti, le
parole a dare un nuovo senso alla strada, a riempire il vuoto
lasciato dalle domande. [...]
Il viaggio di Lea segue vie immerse tra sogno e realtà, si
arricchisce grazie alle vite incontrate ma anche grazie al
rapporto e al dialogo tra la ragazza e il gatto. Non tutte le
domande sono destinate ad avere una risposta, almeno non una
risposta definitiva, ma certamente anche ritornare a casa non
vorrà dire concludere il viaggio.
Un libro che si legge a piccoli sorsi, che ha bisogno di
sedimentare dentro, che mette radici nel lettore e ci ricorda
che vita e morte sono "due piante intrecciate o, meglio, due
germogli della stessa pianta".»
(Enrica Colavero, Il viaggio di Lea,
Youkid,
22 sept. 2016)
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«[...] oltre a Pinocchio e alla sua crescita, la piccola
Lea ricorda anche altri personaggi, come Huckleberry Finn e
Pippi Calzelunghe, ragazzi che vivono in un universo nel quale
la solitudine è motore di autonomia, inventiva,
crescita e libertà. È la libertà che
sperimenteranno i giovani lettori [...]»
(C'era una volta: Il viaggio di Lea di Guia
Risari, RadioLibri,
13 sept. 2016)
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«Un romanzo denso, visionario, ricco di storie
parallele; un racconto pensato per girovagare, perdersi e
ritrovarsi. Pieno di umorismo, sfumature, poesia e domande
profonde a cui tutti vorremmo saper dare risposte. [...]
Viene presentato come libro per bambini di undici anni e lo
consiglierei volentieri a tutti i bambini intorno a quella
fascia di età, ma anche a persone più grandi se hanno voglia
di leggere un libro intelligente per i più piccoli. Magari per
gli adulti parecchi insegnamenti del libro possono risultare
scontati, veri e interessanti ma comunque già sentiti, però ci
sono anche altri insegnamenti, meno banali, molto meno
conosciuti, che almeno una volta sarebbe bene leggere,
pensarci sopra, ricordarseli. [...]
Magnifico.»
(Arianna Lan, Recensione: Il viaggio di Lea di Guia
Risari, Italians do it better - Books edition,
12 sept. 2016)
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«[...] Questo di Guia Risari lo consiglio a tutti,
giovani lettori e adulti.
Insolito, singolare, profondo e lieve. La scrittura è
piacevolissima, piena di brio, nonostante la sofferenza, il
dolore, il senso dell'esistenza, temi da cui il romanzo prende
l'avvio.
La vita e la morte, due germogli della stessa pianta. [...]»
(Grazia Gotti, Il viaggio di
Lea, Zazie
News,
9 sept. 2016)
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«[...] Il Viaggio di Lea è un romanzo di formazione,
ricco di storie parallele, denso, visionario, in cui
l'autrice, Guia Risari, cerca di rispondere e di fornire
possibili chiavi di lettura alle domande fondamentali
dell'esistenza, rivolgendosi a ragazzi sensibili e curiosi di
approfondire il senso della propria vita, per capire di
più. Una fiaba moderna che affronta con grande coraggio uno
dei tabù più difficili da trattare, quello della morte e del
senso della vita. [...]»
(Guia Risari - Il viaggio di Lea, Filastrocche.it,
9 sept. 2016)
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«[...] Una lettura per bambini? Bambini bambini proprio
no, direi. Perchè i concetti che vengono affrontati sono per
ragazzini che iniziano a seguire il senso di certi
ragionamenti. Per bambini troppo piccoli sarebbe una storia di
fantasia fine a se stessa. Devo ammettere di averlo letto con
piacere anche io, che ragazzina non lo sono più da un po', per
cui lo consiglio anche a lettori maturi. Ci sono parecchi
spunti di riflessione che, letti con la maturità di un lettore
adulto, possono far riflettere in modo profondo. [...]»
(Stefania, Il viaggio di Lea (G. Risari), Venerdì del libro, Libri
ed emozioni,
9 sept. 2016)
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«[...] Un libro che racchiude un viaggio personale, alla
ricerca di un modo per tradurre i misteri dell'esistenza.
Un racconto che non vuole solo trasmetterci una bella storia,
ma che vuole arricchirci con frasi rassicuranti e cariche di
pensieri.
Una trama incredibile, illusoria e magica, che vede come
protagonista una bambina che sta cercando di crescere, di
diventare grande, addentrandosi in una realtà che ancora non
ha capito a fondo, ma che ha tutta l'intenzione di far
sua.
Un testo narrato con dolcezza e fantasia, un'opera non solo
per i ragazzi, ma anche per i grandi che non hanno smesso di
credere nell'impossibile. [...]»
(Claudia Bergamini, Recensione: Il viaggio di Lea - Guia
Risari, Toglietemi
tutto ma non i miei libri,
31 août 2016)
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«[...] Inizia per Lea la vera conoscenza del mondo,
dove l'ambiguità spalleggia la sincerità e dove
il bene e il
male si mescolano fino a non avere confini definiti.
Credo che "Il viaggio di Lea" sia l'itinerario che ognuno di
noi ogni tanto compie senza spostarsi da casa, rappresenta il
momento di sconforto in cui magari pretenderemo delle
risposte, è la rassegnazione della perdita, la meraviglia
della vita che continua nonostante tutto.
Un romanzo per ragazzi curiosi e per adulti che vogliono
perdersi in una lettura diversa dal solito. Ideale per chi
ama allenare la fantasia e per chi, poi, vorrà a tutti i
costi un gatto parlante. [...]»
(Nunzia Franzoni, Il viaggio di Lea - Guia Risari, Libropatia,
21 juil. 2016)
Critique
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«[...] Il viaggio di Lea è un romanzo per bambini, ma
in realtà è adatto a qualsiasi tipo d'età. Con
immagini cupe
alternate a situazioni estremamente luminose, affronta quei
dubbi che tutti, prima o poi, incontriamo, trasmettendo un
messaggio bellissimo: ne vale sempre la pena.
Vale la pena vivere, rischiare e buttarsi. Vale la pena fare
tutto ciò
che potrebbe farci soffrire, perchée; renderè la
nostra unica
vita assolutamente straordinaria. [...]
Quindi consiglio questo libro ai più piccoli, che ritroveranno
in Lea una grande e dolce amica, si innamoreranno del saggio
Porfirio e rimarranno incantati da tutti quei magici
personaggi. Confesso, però, che consiglio questo libro
soprattutto agli adulti: spesso le più grandi verità della
nostra esistenza possono essere capite solo con gli occhi di
un bambino. [...]»
(Adele R., Recensione "Il viaggio di Lea" di Guia Risari:
tra gatti rossi, magici incontri e domande
importanti, The
Book Lawyer,
20 juil. 2016)
Critique
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«[...] Inserita nella collana dedicata ai ragazzi della
Einaudi,la storia costituisce una lettura piacevole anche
per gli adulti, che vi troveranno molti spunti per
riflettere. [...]
La protagonista ha dodici anni, da tre ha perso i genitori in
un incidente stradale e ha smesso di parlare. Vive nella
periferia di una città con il nonno, che le regala un gatto
rosso. [...]
Capisce che "non c'è limite al possibile e che bisogna
spezzare le catene dell'abitudine" e insieme a Porfirio parte
per un viaggio quasi iniziatico attraverso luoghi ai margini
della società, accompagnata da sogni improbabili quanto gli
incontri che le capitano. [...]
Nella ricerca di risposte Lea trova pace alla sua sofferenza,
pur capendo che "di facile al mondo c'è ben
poco". [...]»
(Silvia Pio, Lea e il gatto parlante, Margutte,
20 juil. 2016)
Critique
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«Questa lettura è inquadrata nel target "ragazzi" e
sicuramente è una collocazione adatta, ma io la consiglio
anche a un pubblico adulto. [...]
Leggete questo libro con il cuore aperto e troverete una penna
delicata che vi offrirà una chiave di interpretazione della
vita e della morte: due parti perfette ed essenziali di un
unico insieme. [...]»
(Barbara Podetta, BookConsigliamo... "Il viaggio di Lea", Books Hunters,
18 juil. 2016)
Critique
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«Ci sono dei libri talmente potenti da mettere un adulto
in soggezione, soprattutto un adulto che ha conosciuto la
morte da vicino quando era poco più che bambino. Il viaggio di
Lea è un romanzo per bambini e ragazzi, ma dal dirompente
messaggio per gli adulti. La vita e la morte vista e accettata
attraverso gli occhi ingenui di una bambina. Leggendo Il
viaggio di Lea, è stato inevitabile fare un parallelo con il
piccolo principe, e quello struggente sottile filo che separa
l'infanzia (il regno dove nessuno muore) dall'età della
consapevolezza. Guia Risari ci invita a riflettere, ad
emozionarci attraverso il viaggio di Lea e del suo gatto
Porfirio (come fu il grillo parlante per Pinocchio), alla
scoperta del significato di crescita, consapevolezza e
accettazione... Perchè la fine delle cose dà
loro un senso.
[...] Percepire la perdita e il dolore attraverso gli occhi di
un bambino, sembra più semplice che farlo attraverso gli occhi
di un adulto, ma Guia Risari ci dimostra che non è
così e che
nella realtà non bisognerebbe darlo per scontato. Lea
è una
bambina morsa dal dubbio, assetata di verità e risposte, e
attraverso il suo viaggio riuscirà a conquistare
consapevolezza e serenità, perché accettare la
morte non è una
cosa a cui si puù essere preparati a nessuna
età.
[...] Il viaggio di Lea è un romanzo profondo, dalle
molteplici chiavi di lettura, con un simbolismo affascinante e
tanti spunti di riflessione. Un romanzo difficile da spiegare
fino in fondo, che merita di essere letto e riletto, perché
avrà un messaggio nascosto sempre diverso. [...]»
(Anna Manca, Il viaggio di Lea, Guia
Risari Recensione, Sognando
tra le righe,
18 juil. 2016)
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«[...] Pagina dopo pagina, Guia Risari porta il lettore
a fianco di Lea, facendogli vivere le stesse esperienze della
protagonista che, durante il suo pellegrinaggio incontrerà
un'umanità stramba e variegata. [...] Il viaggio di Lea
è un romanzo di formazione nel quale la Risari riesce ad
affrontare con delicatezza temi non facili come la morte, il
dolore, la sofferenza, l'amore, l'amicizia e il valore
dell'unicità di ogni essere vivente. Lea à una bambina
curiosa, desiderosa di conoscere il senso delle cose e delle
emozioni. Il suo trovare spiegazioni, anche se non proprio
complete, le permetterà di appianare un po' i suoi dubbi,
compreso il fatto che il vivere e il morire siano tra loro
reciproci. Quando Lea tornerà a casa dal nonno, con lei ci
sarà Ipa la nipotina della nonnina che ha aiutato Lea. Tra le
due bambine scatterà da subito l'empatia e Lea, cresciuta e
con una maggiore consapevolezza sul senso del vivere e del
morire, aiuterà l'amichetta (e forse anche un po' i lettori)
ad imparare ad affrontare con coraggio quelli che sono gli
imprevisti della vita.»
(Viviana Filippini, Il viaggio di Lea, Guia
Risari, Liberi
di scrivere,
6 juil. 2016)
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«[...] La staticità provoca indifferenza, mentre dai
mutamenti nascono le emozioni: la sofferenza per esempio è uno
di questi ma insieme all'amore tutto ciò viene messo in
equilibrio. Lea troverà conferma ricordando che dopo la morte
dei genitori "Il dolore aveva agito su di lei come un pungolo
che le aveva impedito di addormentarsi sulla propria ferita."
Senza la sofferenza non avrebbe affrontato questo viaggio.
Il sensibile racconto comunque avrà delle note divertenti date
da insoliti personaggi e dal saggio gatto Porfirio abile a
mascherare la verità, in mezzo alla natura selvatica,
accampati sotto gli alberi, fra trote pescate e arrostite su
un fuoco, nuotate in un fiume, azioni che avranno un loro
potere di placare alcune ferite.
Lea, come il lettore stesso di questo nobile libro per ragazzi
- o anche per adulti che hanno perso i loro punti di vista -
apprenderà che non esistono delle uniche risposte, ma ogni
osservazione, ogni domanda, crea sempre lo spunto per cercare
in altre direzioni, e trovare altre risposte
sull'esistenza.»
(Gioacchino Di Maio, Il viaggio di Lea - Guia
Risari | Un romanzo di formazione., Duecento Pagine,
5 juil. 2016)
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«[...] "Il viaggio di Lea" è un romanzo per
ragazzi che hanno il
coraggio e la voglia di scoprire il mondo. La scrittrice
racconta in modo vivace e accattivante i grandi problemi della
vita e della morte. Normalmente le domande sull'esistenza
nascono in presenza del dolore, della malattia e della morte
che suscitano paura, sofferenza, solitudine. Lea capirà che
non esistono risposte semplici e che solo vivendo potrà
trovare le tanto cercate verità. In questo viaggio non ci sono
eroi ma una ragazzina decisa ad esplorare un mondo
affascinante ma difficile da comprendere. Una cosa è certa: la
vita e la morte sono due facce della stessa medaglia. La vita
acquista senso proprio perché ha una fine. È
irripetibile. La
vita è imprevedibile e dal cambiamento nascono le
emozioni. Nella nostra piccola amica sono riscontrabili i semi
della curiosità, del rispetto, del coraggio, dell'amore e
della scoperta.
[...] è un romanzo ben scritto che coinvolge sin dalle
prime pagine. [...] Ogni capitolo è uno scrigno che contiene
una storia, un incontro, una riflessione. I dialoghi incisivi
rendono fluida la lettura, i personaggi sono intensi e
originali. Una lettura godibile che porta a immedesimarsi con
la storia apprezzando l'umorismo che sottolinea gli aspetti
più divertenti, insoliti e bizzarri della
realtà.
[...] vorrei invitarvi tutti alla lettura di questo bel
romanzo di formazione che, scritto per un pubblico giovane, è
adatto a lettori di ogni età perché l'essenza
dell'uomo è
quella di porsi domande sempre e comunque. [...]»
("Il viaggio di Lea" di Guia Risari, Penna D'Oro,
4 juil. 2016)
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«[...] è proprio il comportamento di Lea che ci
suggerisce il target a cui è indirizzata l'opera. Lea si sente
grande rispetto ai bambini che passano il tempo spensierati
nei campi, ma piccola in confronto alle domande, profonde, che
tutti i giorni si fa sulla vita, sulla sua esistenza. [...]
Il percorso che lei affronta è un percorso formativo che prima
o poi tutti i ragazzi compiono, avvicinandosi a quelle realtà
più adulte, toccando quegli argomenti che tanto fanno male e
fanno riflettere.
In questo libro la giovane ragazza viene messa di fronte anche alla
dura realtà della morte, il concetto più spaventoso e
difficile da accettare. L'autrice però con pennellate
maestrali dipinge la figura del cupo mietitore con tinte
amichevoli, quelle di una vecchina dagli occhi cangianti e con
i piedi piccolissimi, una figura che non traumatizza il
lettore, ma lo affascina, volendo indagare più a fondo. Il
viaggio si conclude con la maturazione di Lea che comprende
che non tutto può essere spiegato e capisce l'importanza della
volontà, delle scelte in un percorso di vita.
Il romanzo vuole essere l'indicazione della strada principale
nel percorso di crescita che tutti i ragazzi
affronteranno. Una lettura che affronta con leggerezza, ma mai
superficialmente, tutti i dubbi esistenziali che ci
attanagliano nel corso della nostra vita. [...]»
(Il viaggio di Lea - Un romanzo per
adolescenti, Rosso Pontormo,
1 juil. 2016)
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«[...] "Il viaggio di Lea", un romanzo assolutamente da
regalare alle giovani menti. [...]
Ci sarà una evoluzione del personaggio che la porterà a
comprendere che non tutto può essere spiegato, che tutto ciò
che nasce è casuale fino ad un certo punto in quanto conta
molto anche la volontà della persona di vivere, che sono
proprio i cambiamenti a provocare la nascita delle emozioni,
compresa la sofferenza.
Un romanzo che, grazie all'ausilio di storie, è in grado di
affrontare temi importanti e diversi tra loro: la morte,
l'amore, la sofferenza, il dolore, la paura e l'amicizia tra
esseri umani e tra uomini e animali. Un alternarsi di capitoli
quasi auto conclusivi, uno stile semplice ma efficace in cui
l'immaginazione, il fantastico, si fonde e diventa un tutt'uno
con la realtà, con il vero.
Il personaggio di Lea non solo è ben strutturato e
caratterizzato ma
funge da ponte, da legame con il lettore.
[...] Un romanzo che aiuta a crescere, a rispondere a quelle
domande che, volente o nolente, ognuno, ad una certa età,
inizia a porsi. Un romanzo rivolto alle giovani menti per
aiutarle a sciogliere alcuni dubbi esistenziali con leggerezza
e a maturare un proprio pensiero, ma anche agli adulti perché
si compie un viaggio il cui fine ultimo la riscoperta di se
stessi, un appropriarsi di una propria verità. [...]»
(Anna, Recensione 'Il viaggio di Lea', di Guia
Risari, Appunti di una giovane reader,
23 juin 2016)
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«[...] Il viaggio di Lea, di Guia Risari è un romanzo
per ragazzi molto intelligenti, non sono ironica, nemmeno un
pochino. Perché ci vuole molta, ma davvero molta intelligenza
per seguire Lea nel suo cammino. Soprattutto per capire Lea e
la sua sofferenza e gioire e piangere assieme a lei. [...]
Anche se le risposte principali verranno donate a Lea solo
verso la fine del viaggio è innegabile come tutto il cammino
sia una scoperta, una salita verso la conoscenza. Esattamente
come la vita offre ogni giorno momenti per crescere, il
viaggio di Lea rappresenta l'evoluzione verso la conoscenza,
e, ne sono sono certa, anche i suoi lettori potranno capire e
imparare, ma soprattutto si porranno a loro volta tante
bellissime e irresistibili domande. [...]»
(Anna Fogarolo, Il viaggio di Lea, di Guia
Risari, Libri
e Parole,
21 juin 2016)
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«Il viaggio di Lea è un romanzo di formazione per
ragazzi particolari. Non si rivolge a chi cerca in un
super-eroe eccezionale la negazione dei propri limiti e
l'esaltazione delle proprie possibilità. Non è un romanzo
fantasy che mescola tecnologia e arti magiche, scimmiottando
le grandi epopee. Non c´è un mistero da
risolvere, una caccia
o una fuga, ma c'è un viaggio da compiere per rispondere a
domande esistenziali.
È un libro che cerca di affrontare degli interrogativi
fondamentali -
perché si vive? Perché si muore? Che senso ha il dolore?
Crescere e amare devono per forza far soffrire? [...]
È una lettura per ragazzi sensibili, curiosi, disposti a seguire
l'itinerario incerto di una protagonista che non ha niente di
sovrannaturale, e potrebbe benissimo essere una di loro. Lea
non è un'eroina, dotata di qualità speciali o di
un destino
privilegiato; è una ragazzina tormentata, inquieta, che la
vita ha portato a interrogarsi e che ha il coraggio di cercare
le risposte. [...]
Il romanzo è costruito secondo un modello "a
episodi". Ogni capitolo
ha un titolo e una struttura che lo rendono quasi un racconto
autonomo. È il piacere delle sorprese, degli incontri, dei
dialoghi, delle scoperte a spingere il lettore a
continuare.
Storie palesemente fantastiche si alternano a descrizioni verosimili,
come accade nella vita quando l'immaginazione si sovrappone o
si accompagna alla realtà.
Ne Il viaggio di Lea gli opposti si mescolano: mistero e ovvietà,
ribellione e accettazione, solitudine e dialogo, umorismo e
serietà, semplicità e complessità, vita e
morte.
Cercando di chiarire quello che le risulta oscuro, Lea imparerà che
non esiste una sola risposta, ma che ogni punto di vista
approfondisce la domanda e spinge a ricercare in una nuova
direzione.[...]»
(Chicca Gagliardo, Guia Risari racconta "Il viaggio di
Lea", Ho
un libro in testa,
13 juin 2016)
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Droits
Disponibles pour toutes les langues auprès de l'éditeur :
Gaia Stock
EL Einaudi Ragazzi
Via J. Ressel 5
34018 San Dorligo della Valle (TS) - Italy
tel. +39 040 3880311
e-mail stock@edizioniel.it
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EL VIAJE DE LEA
Guia Risari, ill. I. Bruno
trad. Sergio Martínez
Ediciones SM, Col del Valle, México, 2018
(ISBN 9786072427464, pp. 208, $ 144,00)
L'éditeur
Ediciones SM
Magdalena 211
Col del Valle
C.P 03100 México. D.F
https://mx.literaturasm.com
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Incipit
Cap. I - Rojo bermellón
Lea y su abuelo vivían en una ciudad grande. Casas antiguas y
parques arbolados se alternaban con algunos rascacielos y
gigantescos caserones circundados por largas avenidas en las que una
espesa niebla hedionda envolvía rostros y hojas. Entre los
sonidos de los cláxones emergían voces, estornudos,
reclamos, los rechinidos del tranvía y los chirridos de las
frenadas. El ruido era tan esordecedor que con frecuencia no se
llegaba a escuchar siquiera al que caminaba junto a uno.
Para su fortuna, Lea y su abuelo vivían en el Molino, una
zona en la que, en lugar de calles asfaltadas y semáforos,
había pequeños huertos desordenados y terrenos
abandonados. En ese barrio había sobre todo casas bajas de
ladrillo con rejas orixadas y cercas descarapeladas, se veía
que necesitaban una buena rebarnizada.
Era un suburbio de obreros, artesanos, empleados y jubilados,
poblado por turbas de niños que se desparramaban por los
campos que alguien había cercado abusivamente y
cultivaba.
Estos pequeños grupos de mocosos hacían a un lado las
reglas aprendidas en casa y en la escuela, y se azuzaban con juegos
violentos y peligrosos. No tenían miedo a nada y no
respetaban prohibición alcuna. Se retaban a darse caza y se
infligían los peores castigos. Quien perdía era
vendado, conducido a la espesura de la campiña y abandonado
ahí, o se lo obligaba a bañarse en el arroyo fangoso
donde nadaban enormes lucios que mordían como condenados. O
también, al desventurado lo desvestían, lo amarraban a
un árbol, y lo abandonaban a su destino. Incluso en pleno
invierno.
Cuando pensaba en esos pequeños delincuentes, Lea suspiraba
aliviada. Menos mal que ella era grande. Tenía doce
años, una gran cabeza redonda con cabellos color amarillo
limón y los ojos serios y oscuros de una adulta. No era
particularmente bonita. Por otra parte, a ella no le preocupaba su
aspecto. Su expresión, concentrada e inquieta, era de quien
siempre está en búsqueda de respuestas a preguntas
difíciles, que desconciertan.
Lea vivía en el Molino desde hacía ya tres
años. Sus padres habían muerto en un accidente y ella
durante un largo periodo había dejado de hablar. De nada
habían servido las conversaciones con los psicólogos,
la seguridad, las promesas. Había vuelto a hablar gracias a
un gato.
(Guia Risari, El viaje de Lea,
Ediciones SM, Col del Valle, México, 2018)
© Ediciones SM
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LEA'NIN YOLCULUĞU
Guia Risari, ill. I. Bruno
trad. Eren Cendey
Hep Kitap, İstanbul, Türkiye, 2020
(ISBN 9786051923789, pp. 228, TL 28)
L'éditeur
Hep Kitap
Caferağa Mah. Neşet Ömer Sok. Aydın İş Merkezi
No:4 Kat: 4 34710 Kadıköy
İstanbul
Türkiye
http://hepkitap.com.tr
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Incipit
Bölüm 1 - Kırmızı
Lea ve dedesi büyük bir kentte
yaşıyorlardı. İnsanların yüzlerini ve
ağaçların yapraklarını saran kötü
kokulu yoğun sisin altındaki uzun caddelerde, devasa
binaların ve gökdelenlerin arasında tek tük eski
evler ve ağaçlı parklar yer alıyordu. Korna
uğultuları arasında insan sesleri,
hapşırmalar, seslenmeler, tramvay
gürültüleri, fren gıcırtıları
çarpıyordu kulaklara. Öylesine sağır edici
bir gürültü vardı ki kentte, insan
çoğu zaman yanında yürüyenin
söylediklerini işitemiyordu.
Neyse ki Lea ve dedesi DEĞİRMEN mahallesinde
oturuyorlardı; burada asfaltlı yolların ve trafik
ışıklarının yerine başıbozuk
bostanlar, terk edilmiş arsalar vardı. Mahallenin
alçak evleri tuğladan örülmüştü,
bahçe kapıları paslanmıştı,
çitlerin boyası dökülmüştü ve
güzelce boyanmayı bekliyordu. Burası
işçilerin, zanaatkarların, memurların,
emeklilerin yaşadığı bir semtti ve bazı
kişilerin etrafını çevirip ekim dikim
yaptığı araziler aynı zamanda sayısız
çocuğun oyun alanıydı. Bu afacan
sürüleri evlerinde ve okullarında
öğrendikleri kuralları kulak arkası edip tehlikeli
ve şiddet içeren oyunlara dalıyorlardı. Ne
kimseden korkuyorlar, ne yasak dinliyorlardı. Birbirlerini
tekmelemek konusunda yarışıyorlar,
karşılıklı korkunç cezalar
veriyorlardı. Kaybedenin gözleri siyah bantla
örtülüyor, çalılıkların
arasına bırakılıyor ya da can yakarak
ısıran büyük turna balıklarının
yüzdüğü çamurlu derede yüzmeye mecbur
ediliyordu. Bazen de şanssız çocuk soyuluyor, bir
ağaca bağlanıyor, kaderine terk ediliyordu. Bunu
kış ortasında bile yaptıkları oluyordu.
Bu küçük serseriler aklına geldiği zaman
Lea şöyle derin bir nefes alıyordu. Neyse ki kendisi
büyümüştü. Artık on iki
yaşındaydı, limon rengi saçlarının
çevrelediği yuvarlacık başı
gelişmişti, koyu renkli gözlerinde
yetişkinlerinkine özgü ciddi bir bakış
vardı. Kaldı ki, kendisi dış
görünümü hiç umursamazdı. Onun
yüzünde sürekli, sarsıcı ve zor sorulara
yanıt arayan birine özgü dikkatli ve huzursuz ifade
vardı.
Lea, Değirmen mahallesine yerleşeli üç yıl
olmuştu. Anne ve babası trafik kazasında
ölmüşlerdi ve küçük kız uzun bir
süre boyunca susmuş, hiç
konuşmamıştı. Psikologlarla
görüşmeler, güvence veren sözler, vaatler
işe yaramamış, bir kedi sayesinde yeniden
konuşmaya başlamıştı.
(Guia Risari, Lea'nın Yolculuğu,
Hep Kitap, İstanbul, Türkiye, 2020)
© Hep Kitap
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