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Libri
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MI CHIAMO NAKO
illustrazioni di Paolo D'Altan
Ed. Paoline, Milano, 2020
(ISBN 9788831551878, pp. 40, € 14,00)
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Incipit
Mi chiamo Nako. Avrebbero voluto chiamarmi Pepindorio o anche Tchukurka, ma hanno rinunciato.
Pare siano nomi troppo difficili.
"Già la vita non è facile, non aggiungiamo complicazioni
inutili," ha detto mia madre.
Ha spesso ragione.
Allora mi chiamo Nako.
A me non dispiace. Anzi mi piace proprio.
Eppure a scuola sono Nachos, come le patatine. Dicono che è per
via del colore e dell'odore.
Neanche questo mi dispiace.
Mi piacciono molto. Non la scuola o i compagni. Parlo delle
patatine.
Vivo in una casa con le ruote. Per me è come una villa che si
sposta dove voglio.
O quasi.
In effetti, ci sono posti dove possiamo accamparci e altri che ci sono
proibiti. Ma, come dice mio nonno, "Là dove è proibito,
spesso non ne vale la pena."
Ne sa di cose mio nonno! È lui che mi ha insegnato tutti i nomi
del nostro popolo e un pezzo della nostra storia, che non è
semplice perché non ci sono libri, ma tracce, storie che si
raccontano. Basta aprire le orecchie!
(Guia Risari, Mi chiamo Nako, illustrazioni
di Paolo D'Altan, Ed. Paoline, 2020)
Copyright © Ed. Paoline 2020
Estratto
pp. 7-8,
13-14, 23-24, 27-30
Recensioni
«[...] Una storia fatta di viaggi, di persone e di
mestieri (giostrai, boscaioli, vendemmiatori, riparatori)
che unisce tutti sotto un'unica bandiera: un rettangolo di
stoffa blu come il cielo e verde come l'erba con una ruota
rossa che campeggia nel mezzo, una ruota di carro per non
dimenticare le proprie origini. [...]
La penna di Guia Risari e l'arte di Paolo D'Altan si sono
unite per creare un albo illustrato unico e coloratissimo,
per parlare di differenze e di culture diverse che non si
conoscono mai fino in fondo.»
(Haider Bucan, "Mi chiamo
Nako", Il
rosicchialibri,
3 giu. 2022)
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«[...] Sono davvero felice di riservare uno spazio al
nuovo racconto che Guia Risari ha dedicato ai popoli
rom. Un'autrice capace di portare il giovane lettore a un
livello superiore, attraverso la proposta di soggetti
narrativi talvolta complessi, difficili da raccontare. Senza
edulcorare la realtà, Guia utilizza un linguaggio
ragionato e diretto che risulta comprensibile e sincero.
Arricchiscono il racconto le splendide illustrazioni di
Paolo D'Altan e gli approfondimenti sulla cultura rom e sul
romanì, la lingua che accomuna queste
popolazioni. [...]
Le questioni che riguardano oggi i rom, hanno condotto le
persone a diventare diffidenti nei loro confronti. Una
sfiducia reciproca che diventa un circolo vizioso, una sorta
di gabbia anche per chi vorrebbe riscattarsi senza dover per
forza dimenticare le proprie radici e rinunciare alla
propria identità.
Buon viaggio con questo splendido libro. [...]»
(Ester Listì, "Mi chiamo Nako", Guia
Risari, Paolo D'Altan, VitaZeroTre,
20 sett. 2020)
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«[...] Una storia chiusa dentro la memoria e la voce
di chi vive attraversando il mondo e non ha libri da portare
con sé, ma proverbi e canzoni da cantare. Un albo
scritto con delicata mano da Guia Risari che riesce a
restituire la poesia e l'immaginario delle genti gitane e al
contempo soffermarsi su alcuni elementi del loro quotidiano
[...]
Una testimonianza rara, una lettura che ci fa conoscere chi
non si riesce ad afferrare e a definire e che per questo, a
volte, suscita diffidenza se non ostilità. Un albo da
conoscere e da cui partire per chissà quali strade.»
(Daniela
Carucci, Tanti nomi, una
storia., Andersen,
nr. 375,
sett. 2020, p. 39)
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«[...] Finezza e consueta profondità di Guia
Risari in questo albo che anche gli adulti dovrebbero
leggere; i pensieri e le speranze del protagonista Nako,
ragazzino rom, sembrano semplici: libertà,
tolleranza, amicizia, ma la realtà è spesso
diversa perché i pregiudizi vincono. Alle sobrie
parole della scrittrice fanno corona le grandi, intense
immagini di Paolo D'Altan.»
(Pino Boero, Estate 2020. Libri
ricevuti., Pino
Boero. Un po' di me e letteratura per l'infanzia,
20 ago. 2020)
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«[...] Grazie a questo libricino ho scoperto cose che
non conoscevo come bandiera ed inno della comunità rom.
Le poche righe presenti in questo libro, illustrato
sapientemente, raccolgono le riflessioni di un bambino come
tanti, una mente innocente che osserva la società,
vive la sua comunitą e fa il raffronto con quanto gli viene
insegnato a scuola. [...]
Alla fine, troviamo l'inno in romanì con traduzione a
fronte e dei proverbi. Tra tutti, uno che mi ha colpito
è stato "Non è la destinazione, ma la strada
che conta".»
(Stefania, Recensione Mi chiamo Nako - Guia
Risari e Paolo D'Altan, Italians do it better. Books edition,
4 ago. 2020)
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«Guia Risari con Mi chiamo Nako continua la sua
battaglia, quella con cui mattone dopo mattone, abbatte i
muri e demolisce i confini fra persone, partendo dalla
tenera età.
[...] Guia Risari come sempre riesce nell'impresa: un grande
messaggio in una piccola storia.
[...] Un racconto su cui piccoli e grandi possono confrontarsi
su mondi altri rispetto al proprio. Mondi più
giudicati che non veramente conosciuti.
Quello che Nako racconta mette in luce i sogni e le sofferenze
di chi sperimenta ogni giorno le distanze e l'esclusione, ma
al contempo apre il sipario su antiche tradizioni, lingue e
speranze.
Per chi crede nella vita autentica e nel valore delle
differenze, il libro è un'avventura sociale e culturale da
vivere.»
(Jessica, Recensione "Mi chiamo Nako" di Guia
Risari, Books
hunters blog,
4 ago. 2020)
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«[...] Bello questo albo che accorcia le distanze e ci
racconta del popolo rom, delle loro tradizioni e del perché
non hanno una nazione, ma hanno invece una bandiera e un
inno. [...]
Le illustrazioni di Paolo D'Altan abbracciano il testo di Guia
Risari: mentre le sue parole volano lievi evitando qualsiasi
didascalismo, i colori e le espressioni dei personaggi, con
i loro occhi vividi e penetranti osservano il lettore e lo
invitano ad entrare nella storia. Alla fine comprendiamo la
magia di questo popolo che osserveremo con un rispetto
nuovo, desiderosi di conoscerlo meglio. Questo albo crea un
varco, inizia un dialogo che poi spetterą ad ognuno di noi
proseguire. [...]»
(Lea, Mi chiamo
Nako - Guia Risari, Paolo D'Altan, Due lettrici quasi perfette,
20 lug. 2020)
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«Guardando la copertina di "Mi chiamo Nako" penso che
forse non ci sia immagine più bella per raccontare il presente
di un bambino rom, oggi.[...]
Guia Risari racconta il complesso universo rom con le
domande fondamentali e i pensieri chiari di Nako, un ragazzino che,
come tutti, ha una storia che chiede solo di essere ascoltata, oltre
il pregiudizio e lo stereotipo.
Un albo illustrato che parla ai più piccoli e ai
più grandi della dignità di ogni nome, di
apertura all'altro, di speranza, di libertà. [...]»
(Iolanda e Anna Felicia Nardandrea, In
libreria, 365
Storie. Libreria per bambini e ragazzi,
17 lug. 2020)
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«[...] La storia di Nako è la storia di uno dei
tanti bambini che frequentano per periodi più o meno
lunghi le scuole italiane, spesso si spostano, spesso lo fanno
contro la loro volontà, spesso non vengono accolti dalla
comunità scolastica come dovrebbero... [...]
Guia Risari ha deciso di narrare questa storia in prima
persona con una focalizzazione interna in prima persona che
cerca di accorciare le distanze tra lettore e protagonista, con
buona probabilità coetanei. In questo suo tentativo viene
ben accompagnata da Paolo d'Altan che invece si sposta
all'esterno e ci fa vedere Nako e la sua famiglia dall'esterno
con un occhio tuttavia che non è né quello interno
né quello esterno solitamente marchiato da
stereotipo. [...]
Mi chiamo Nako può quindi anche essere interpretato,
perché no, come un albo di divulgazione?
Direi di sì, dando un buon esempio di come può
accadere che la letteratura si presti e presti le proprie
potenzialità all'espressione della realtà che vi
circonda.»
(Roberta Favia, Mi chiamo
Nako, Teste fiorite,
16 lug. 2020)
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«[...] Guia Risari è oramai una conferma,
racconta la bellezza del popolo Rom con una dolcezza unica,
le immagini di Paolo D'Altan sono vive, toccano le corde
giuste e accompagnano il concetto ed evocano visioni di
speranza. [...]
I Rom hanno una storia, una bandiera, un inno (presente nelle
ultime pagine dell'albo) ma a quanto pare questo tutti lo
ignorano. Un albo che certamente vuole abbattere i
pregiudizi e avvicinare i lettori a mondi nuovi.
Un albo rivolto a lettori dai sei anni in su, per scoprire la
bellezza della conoscenza.
Siamo sempre più sicuri, un albo di qualità
abbatte molti più muri di qualsiasi altro oggetto,
non ci sono propagande che tengano confronto.»
("Mi chiamo
Nako": la bellezza del conoscere, contro il grigiore del
pregiudizio. Un bambino ci racconta la sua vita, le sue
paure, i suoi sogni., Libricino,
15 lug. 2020)
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«[...] Partendo dall'immagine di un bambino come tanti
Guia Risari ci porta attraverso la vita e le tradizioni dei
rom.
[...] La Risari ci porta attraverso la discriminazione, i controlli
della polizia, ma soprattutto attraverso le tradizioni e la
vita di un popolo ancora poco conosciuto ai più e lo
fa in modo leggero e poetico, tramite gli occhi di Nako, ma
anche in modo graffiante ed incisivo.
Un testo poetico che ci avvicina alla cultura rom, insegnando
il valore delle diversità e il rispetto per tutti i
popoli.
Le stupende illustrazioni di Paolo D'Altan, che ci
accompagnano nel racconto, giocano con luci ed ombre che
catturano e rendono ancora più poetico il
testo. [...]»
(Giorgia, "Mi chiamo
Nako" di Guia Risari, illustrato da
Paolo D'Altan), Figli
moderni,
23 giu. 2020)
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«[...] Nell'ultimo albo illustrato (edizioni Paoline)
Guia Risari propone una storia che porta il lettore per mano
verso la conoscenza del mondo dei Rom.
[...] Guia Risari riesce, con delicatezza ma allo stesso tempo
in modo incisivo, ad avvicinare il lettore alla cultura Rom
aggiungendo, in coda all'albo, una canzone adottata come
loro inno e anche dei proverbi Rom.
È un testo di semplice comprensione e di facile
lettura ma non per questo superficiale. Tutt'altro.
[...] Il testo è completato dalle splendide
illustrazioni di Paolo D'Altan che con le sue forme e i suoi
colori riesce ad aggiungere ancora più poesia di
quanta non si trovi nel testo. [...]»
(Stefania, Mi chiamo
Nako (G. Risari -
P. D'Altan), Libri
ed emozioni,
10 giu. 2020)
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«[...] Un popolo che non ha una terra, ma possiede una
bandiera e un inno; un popolo che vive all'insegna della
libertà, come liberi sono i cavalli a cui Nako si
sente affine e vicino. Il bambino racconta del popolo rom,
evocandone le tradizioni, l'importanza della musica, le
caratteristiche, in un testo ben distante dall'essere
moralistico o didascalico (come a volte purtroppo libri a
tema tendono ad essere), ma che invece - proprio nella
chiave di questa lettura da parte del protagonista - trova
il modo di avvicinare a questa cultura in modo immediato,
grazie anche alle immagini poetiche di D'Altan. [...]»
(Caterina Ramonda, Mi chiamo
Nako, Le
letture di Biblioragazzi,
10 giu. 2020)
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«[...] Con Mi chiamo Nako, Guia Risari torna a
raccontarci storie per permetterci di conoscere e
approfondire la nostra realtà, di abbattere
pregiudizi e avvicinarci verso mondi nuovi, anche se non
dovrebbero essere nuovi perché vivono accanto a noi,
per insegnarci che quel sono tutti uguali non sono parole al
vento, ma parole vere, a cui spesso smettiamo di
credere.
Un libro per aprire gli occhi. Mi chiamo Nako è
un libro dolcissimo, capace di aprirci gli occhi, di
permetterci di imparare e contemporaneamente
riflettere. [...]
Mi chiamo Nako è un libro da leggere e
rileggere, sfogliare, approfondire. Dobbiamo essere curiosi per
conoscere la vita, per apprezzare ogni angolo del mondo, per
vivere felici. È necessario essere curiosi per crescere,
anche da adulti.»
(Anna Fogarolo, Mi chiamo
Nako, Libri
e bambini,
4 giu. 2020)
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«[...] Con le belle illustrazioni di Paolo
D'Altan, Mi chiamo Nako è un libro poetico ed
evocativo, che racconta con gli occhi di un bambino i sogni
e le sofferenze di un popolo caratterizzato, nonostante
tutto, da una grande speranza. Un racconto che evidenzia il
valore delle differenze dei popoli e delle culture e
l'importanza del rispetto che dobbiamo gli uni nei confronti
degli altri, che siano stranieri, rom, neri o gialli
[...]
è un libro poetico ed evocativo, che con testi brevi
ma incisivi, che colpisce e fa riflettere
è di grande bellezza e curato in ogni particolare, in
una perfetta armonia fra testi e illustrazioni
ci avvicina alla cultura del popolo dei Rom
insegna il valore della diversità e del rispetto di
tutte le culture e i popoli del mondo»
(Mi chiamo Nako, Filastrocche.it,
3 giu. 2020)
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«Guia Risari offre un poetico e graffiante libro per
bambini (dagli 8 ai 10 anni) che racconta il popolo rom e fa
riflettere sul valore della diversità e il peso dei
pregiudizi. [...] »
(Mi chiamo Nako, il piccolo rom parla agli altri
bambini, Paese Sera,
29 mag. 2020)
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L'editore
Edizioni Paoline
Via Antonino Pio 75
00145 Roma
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